Cerca nel blog

martedì 31 marzo 2009

Roccasecca indebitata


Roccasecca indebitata per i rifiuti? Aiuti dalla Regione

La Regione Lazio ha istituito un fondo di garanzia di 90 milioni di euro per evitare il blocco della raccolta nei Comuni del Lazio fortemente indebitati con le imprese di gestione.
Tale fondo riguarda tutti i 378 comuni del Lazio e delle imprese fornitrici del sistema delle P.A. per i prossimi tre anni; 60 milioni saranno utilizzati per permettere a tutti gli enti locali della regione di pagare entro 180 giorni le fatture dei fornitori.
Quello approvato in Giunta - spiega l'assessore al bilancio Luigi Nieri - rappresenta una vera e propria rivoluzione nel rapporto fra PA e imprese. Si tratta di un complesso di provvedimenti pensato per governare la crisi e sostenere il sistema socio-economico della nostra regione. Tali provvedimenti hanno l'obiettivo di far accrescere l'efficienza della spesa e, allo stesso tempo, di immettere liquidità nel mercato in modo sano e virtuoso"..
Ma L'Amminstrazione di Roccasecca ha pensato ed è nella condizione di fruire di tale occasione?
I MODERATI, ad onor del vero, sconoscono, la reale situazione del Comune di Roccasecca, ma sanno solo che il Comune è fortemente indebitato con il Carrozzone Cinque Città che a sua volta si serve di una scatola cinese Srl e che sono stati presi accordi con il Sindaco Giorgio per una dilazione del debito in 3 anni e soprattutto che i dipendenti sono in cassa integrazione e che il bilancio comunale è in profondo rosso.
Quindi auspicano una razionalizzazione della spesa dei rifiuti e non solo, una forte volontà politica di risolvere i problemi con l'accesso ai fondi europeie se del caso al fondo di garanzia rifiuti della Giunta Marrazzo, visto e considerato che Roccasecca è fortemente penalizzata dalla varie diascariche, dai debiti fuori bilancio, dai liquami scaricati nel Melfa.

Roccasecca Ambiente e Salute a rischio


Roccasecca Scalo senza "DEPURATORE"
Ambiente e Salute a rischio


Che l'ambiente e la salute dei cittadini di Roccasecca sono a rischio, non è cosa recente e i "MODERATI", con senso civico responsabile e sin dalla loro costituzione, si sono attivati in tutti i modi per portare all'attenzione pubblica e soprattutto degli organi competenti lo scempio che si stava perpretando ai danni del Fiume Melfa, sia da parte di persone insensibili ed ignoranti (perchè ignorano il danno ecologico-ambientale) che scaricano nel fiume di tutto e di più, che, cosa più grave, da parte dell' Amministrazione Comunale, non solo quella in carica ma di tutte le passate che si sono succedute nel corso degli anni.
L'incuria e l'abbandono in cui versa Roccasecca soprattutto lo Scalo è sotto gli occhi di tutti e, poichè tutti i nodi vengono al pettine, il Sindaco in carica, dr. Giorgio, si è visto comminare, dalla Guardia di Finanza, una multa di € 12.000 per lo scolo, non a norma dei liquami nel Fiume Melfa e non siamo che all'inizio.
La maxi-multa, che verrà pagata dai Roccaseccani (ndr), poteva essere evitata? Il depuratore a Roccasecca-Scalo non doveva essere una priorità di tutte le Amministrazioni che si sono succedute nel corso del tempo?
Nessuno si è reso conto di come si stava sviluppando Roccasecca-Scalo, la crescita delle unità abitative ai lati del Melfa, e conseguentemente il numero degli abitanti?
Ma tutti gli Ammistratori hanno pensato solo al PRG e alla sua variante mentre hanno ignorato, cosa molto grave, la costruzione del "Depuratore", la cui carenza sta procurando seri danni all'ambiente e alla salute.
Quindi quella che doveva essere una priorità assoluta è stata surclassata dalla variante al PRG, approvata dalla Regione recentemente e osannata mentre, la Guardia di Finanza comminava sanzioni pecuniarie al Sindaco, per la "Fogna a cielo aperto" nel Melfa, che si difendeva ascrivendo al responsibilità è all'ATO 5 (avvocati pagati con i soldi dei cittadini).
Ma la Regione non entra nel merito delle forti carenze infrastrutturali "Depuratore" di Roccasecca prima di approvare un PRG o una variante?
Cosa dire degli altri organismi costituiti a tutela dell'ambiente come Arpa e ASL? Si muovono solo su segnalazione?
All'uopo "I MODERATI" hanno segnalato a tutti che nel Fiume Melfa ci sono barre di ETERNIT così come in Contrada Scolpeto.
Cosa stanno facendo aspettano le multe della Guardia di Finanza che graveranno sicuramente sulla cittadinanza tutta?

lunedì 30 marzo 2009

IL "NIET" DELLA REGIONE ALL'AREOPORTO A FROSINONE


I Compagni Assessori Regionali hanno, clamorosamente, bocciato la delibera di localizzazione dell'areoporto Regionale a Frosinone presentata e spudoratamente pubblicizzata dal Governatore Marrazzo solo al fine di raccogliere consensi alla prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale. La delibera pasticciata sia dal punto di vista tecnico che giuridico, aveva tutti gli elementi di una presa per "i fondelli" i Ciociari e non un vero e proprio progetto per lo sviluppo del basso Lazio con il rafforzamento dell'industria aereo spaziale, creazione di posti di lavoro e nuove opportunità di servizi. Che si trattasse di uno spot, i Moderati, lo avevano intuito e pubblicizzato perchè conoscitori del "modus vivendi e operandi" degli uomini di Sinistra della Provincia di Frosinone, che, ad ogni cadenza elettorale, con puntualità svizzera, inondano le piazze con manifesti promozionali e si riversano nella piazze dei Comuni del Frusinate a fare promesse, promesse puntualmente disattese, una volta eletti; ma che si arrivasse a travalicare i limiti, ci lascia pensare che sono proprio messi male e scarseggiano di idee progettuali elettorali nuove e soprattutto di strategie nuove per ritornare a galla, visto che i sondaggi li pongono in posizioni ultime, mentre danno in pol-potition Iannarilli (Centro-Destra). Quindi i toni trionfalistici ed accattivantidi Marrazzo, Scalia, De angelis e del candidato Schietroma, questa volta, lasciano il tempo che trova perchè per troppo tempo hanno tratto in ingannato lasciando andare alla deriva una Provincia, Frosinone, operosa, oculata nelle spese, dedita al risparmio e all'investimento, e che le loro incapacità amministrative stanno affossando in una economia, non di supporto per le piccole e medie imprese, ma di stagnazione abominevole se non di regressione visto l'applicazione della cassa integrazione di tante grandi- medie imprese e la chiusura della piccole attività è prassi comune, gli ospedali di Forsinone, Sora e Cassino disastrati ecc.ecc La povertà aumenta, la crisi è in atto e Marrazzo cosa fa? I suoi spot che puntualmente è costretto a smentire.

sabato 28 marzo 2009

Cimitero di Roccasecca senza luce e acqua


Sono quindici giorni che al cimitero c'è il black-aut e l'acqua non viene erogata. I Cittadini indignati chiedono chiarimenti agli Amministratori per tale situazione, visto che le tombe dei loro cari non vengono più illuminate, pur pagando al Comune i servizio, e cosa ancora più grave la carenza dell'acqua necessaria per la salute e la vita dei fiori che ornano e ravvivano le tombe. Si dispiacciono e lamentano, trovandosi in uno stato di impotenza, il degrado di un luogo che dovrebbe essere il fiore all'occhiello di una piccola Comunità Religiosa, come quella di Roccasecca, e pur pagando tasse, l'illuminazione perenne, l'acqua si vedono quel luogo Sacro, Il Cimitero, maltenuto, abbandonato e senza acqua e luce. Le doglianze vengono rivolte ai "MODERATI", paladini di chi non ha voce, che ancora una volta esprimono una dura condanna alla scellerata amministrazione locale, che non si adopera neppure per i più piccoli servizi come quella della luce e dell'acqua al Cimitero. Un dubbio: Che il Comune non abbia pagato le bollette all'ENEL e all'ACEA? e a tale riguardo: che fine hanno fatto gli esborsi monetari (soldi) di Cittadini per avere la costruzione di nuovi loculi?

Roccasecca/ PAESE DA TERZO MONDO!!!!!!!!


Il Fiume Melfa inquinato da fogne a cielo aperto La notizia è stata data, questa mattina dai piu prestigiosi organi di stampa della Provincia di Frosinone, ed è di quelle che colpisce al cuore e lascia l'amaro in bocca inducendo il lettore a pensieri e considerzioni, a dir poco serene, sul paese in cui vive, Roccasecca, in balia di amministratori che tra le tante gravi manchevolezze non dotano il Comune di un depuratore, agendo così, con inaudita leggerezza, e mettendo a rischio l'ambiente e soprattutto la salute dei Cittadini. L'indignazione e l'esasperazione dei Roccaseccani, alla notizia, è esplosa con inaudita virulenza inondando di e-mail i "Moderati" affinchè si attivino per accertare la verità in merito e, gli stessi, assicurano, non mancherà, come sempre d'altronde, tanto che , come primo atto, verrà proposta apposita inerrogazione dal rappresentante dei "Moderati" al Consiglio Comunale, dott. Nota, che ricordiamo è il candidato scelto per le prossime elezioni provinciali sotto il simbolo DC. Ma i "Moderati" già da tempo avevano portato alla pubblica attenzione e alle istituzioni competenti che il fiume Melfa era il ricettacolo di liquami, di scorie varie di aziende che lavorano manufatti inquinanti, di eternit gettato nel letto da delinquenti non rispettosi della salute e dell'ambiente ecc.ecc. purtroppo inascoltati, ma anzi derisi e oltraggiati. L'intervento autorevole della ASL e della Guardia di Finanza, non fa altro rassicurare che il modo di vedere e di agire dei "Moderati di Roccasecca", è giusto e corretto perchè si preoccupano ed hanno tra le loro priorità il bene dei Cittadini, della qualità della vita, dell'ambiente e soprattutto della salute, bene primario. La ciliegina sulla torta, quindi, l'ha posta la Guardia di Finanza che ha comminato una sanzione pecuniaria al Sindaco di 12.000 euro. Quindi una considerazione è d'uopo: Ci potevamo risparmiare di subire l'onta morale e finanziaria, visto che il Comune è dotato di una infrastruttura per il depuratore in Via Pescopane e costato soldini ai Roccaseccani? E se tale manufatto non era valido perchè non è costruito un'altro? Perchè i Cittadini di Roccasecca devono pagare le inefficienze dall'attuale Amministrazione?

venerdì 27 marzo 2009

On.le Augusto Pigliacelli aderisce al PDL


Sciogliendo ogni riserva e senza ulteriori indugi o ripensamenti il Presidente del Comitato di Controllo Contabile della Regione Lazio, ex UDC, ha ufficializzato, in mattinata, il passaggio al Partito del Popolo delle Libertà che, proprio oggi, è al suo primo battesimo congressuale presso "La fiera di Roma", cornice accogliente i numerosi delegati con uno sfarzo, poco usuale per l'Italia, ma che sa molto dei Congressi Americani dei Clinton e degli Obama. Dopo una lunga e meditata riflessione dall'uscita dall'UDC di Casini, e essendo uomo di grande spessore politico e umano, non poteva tenersi lontano dallo scacchiere politico provinciale, perchè forte è il Suo desiderio "servizio", di "idee" ai Cittadini della Provincia di Frosinone, afflitta e tartassata da anni dal malgoverno del Centro-Sinistra. L'UDC ha perso tanti umini importanti, ma, perdere il migliore, Augusto Pigliacelli, è stato un imperdonabile errore di valutazione che sconterà, ne sono certa, alle prossime elezioni Provinciali, quando Iannarilli, PDL trionferà. Auguri all'On.le Augusto Pigliacelli nel PDL e buon lavoro per il bene della Provincia di Frosinone.

In tempo di crisi "TUTTO E' BUONO"


I Cittadini che viaggiano con i mezzi pubblici, utilizzando gli abbonamenti, possono detrarre la spesa dell'abbonamento. Siamo in fase di preparazione e presentazione dei modd. 730-740....... , quindi, per un ulteriore risparmio IRPEF, detrarre il costo dell'abbonamento 2008 fino ad un massimo di 250 euro. Attenzione!!!!!!! Tutto fa brodo!!!!!!!.

giovedì 26 marzo 2009

MARRAZZO A EXTRA Tv: "AEROPORTO REGIONALE A FROSINONE"

Lo spot pubblicitario del Governatore della Regione Lazio, Piero Marrazzo non coglie di sorpresa i "MODERATI", avvezzi, orami, "all'ultimo canto dei Cigni"(Scalia e C.) della Provincia di Frosinone, ultima roccaforte "ROSSA".
Che si tratta di uno spot pubblicitario elettorale lo hanno capito pure i bambini, nella considerazione che in tempi passati non si era mai speso per l'aeroporto a Frosinone, bensì ha sempre caldeggiato quello di Viterbo, per non inimicarsi l'amico Fioroni. Ma l'aria è cambiata e il Centro-Sinistra Frusinate, in forte difficoltà di riaffermazione elettorale, essendo ai minimi storici di consenso elettorale, rispolvera il vecchio progetto "Aeroporto a Frosinone" per dare una boccata d'ossigeno e una speranza ai "compagni". Ma di che genere di aeroporto stiamo parlando?
Se il Ministro alle infrastrutture, On.le Altero Matteoli, il 9 u.s. all'ultimo Congresso di AN pronunciava queste parole:" Nel Lazio è stata fatta una scelta su tre località: Frosinone, Viterbo e Latina e si sceglie Latina perchè ampliando di circa 300 metri la pista si potrà regalare a Latina un aeroporto commerciale di un certo rilievo, partendo anche con la presenza dei voli low cost. Latina potrà avere un aeroporto di livello, anche se non uguale a quello di Viterbo.
Gli uffici del ministero e dell'amministrazione comunale hanno già avviato un percorso.
Ma oltre alle esternazioni recenti del Ministro Matteoli, già precedenteme l'ENAC aveva tassativamente bocciato tale scalo sotto tutti i profili aeronautici, ambientali e lo aveva addirittura dichiarato poco sicuro.
Quindi di che Areoporto Frusinate sta parlando? Con i 500. 000 euro dati a Scalia e i Capitali Privati degli Aeroporti SpA. sicuramente si atterrerà prima di decollare anche si volesse sviluppare un discorso di traffico leggero ( aerotaxi e light jet) .
Quindi, il cavalcare il cavallo "Aeroporto", il portare all'approvazione della giunta la localizzazione a Frosinone, il tutto alla vigilia di una importante tornata elettore per il rinnovo del Consiglio Provinciale, di alcuni Comuni e soprattutto del Parlamento Europeo, è tutto un "bluff"che i Cittadini elettori, non avendo più l'anello al naso, faranno pagare bocciandoli sonoramente.

SANITA'- L'ON.LE AUGUSTO PIGLIACELLI INTERROGA MARRAZZO


Il consigliere regionale Augusto Pigliacelli, presidente del Comitato di controllo contabile, ha presentato un'interrogazione urgente al commissario ad acta della Sanità, Piero Marrazzo, sulla grave situazione dell'ospedale di Frosinone . «Dovrebbe rappresentare il punto di riferimento della sanità provinciale; contrariamente sta vivendo una situazione di collasso che costringe gli utenti a subire condizioni da Terzo Mondo. Basti pensare ai ricoveri lungo i corridoi nel reparto di Medicina (e non solo), alla totale mancanza di rispetto della privacy, alle carenti condizioni igienico-sanitarie possibili fonti di infezioni non solo per i degenti, ma anche per i familiari e il personale sanitario». Il consigliere chiede perché non si siano stati finora adottati provvedimenti per «arginare il degrado» visto che «l'Umberto I è ormai vicinissimo al collasso». «Un atteggiamento, quello del commissario Marrazzo e della sua parte politica», conclude Pigliacelli, «che per l'ennesima volta penalizza i cittadini della nostra provincia, i quali vedono calpestato il sacrosanto diritto alla salute da coloro che, invece, dovrebbero garantirne il rispetto e la tutela». Intanto Francesco Notarcola, a nome delle associazioni di volontariato con una lettera-aperta chiede al presidente dell'Ordine dei medici Cristofari ed agli enti interessati di «sostenere un progetto per una sanità efficiente e di qualità per evitare di precipitare nello squallore». E aggiunge: «La nostra disponibilità è piena e concreta». Notarcola ritiene necessaria questa unità perché «le parole non bastano più». «Non serve, anzi è inutile affermare: "Noi l'avevamo detto oppure, nel nostro caso, noi abbiamo fatto". I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il progressivo disintegrarsi dei servizi con la chiusura di reparti ed il venir meno del personale ha costruito volutamente con raziocinio e determinazione il quadro drammatico che, quotidianamente, viene denunciato dai cittadini e dalle associazioni. Manca, purtroppo, il coraggio di andare fino in fondo facendo emergere i vistosi sprechi e le posizioni di privilegio consolidate che riguardano anche medici e dirigenti con i loro ruoli e le loro responsabilità. Questa deriva è il risultato di una politica regionale miope, di una gestione manageriale incapace e succube del potere, dell'assenza del ruolo della Conferenza provinciale della sanità di cui è presidente il sindaco del Capoluogo».

mercoledì 25 marzo 2009

FONDI EUROPEI BIENNIO 2006-2007 NON UTILIZZATI


L'Italia del Mezzogiorno, quella più bisognosa, rischia di perdere, secondo calcoli dell'Eurispes, quasi 10 miliardi di fondi europei per: -l'incapacità di attivare le procedure adeguate in un apparato estremamente burocratizzato; -la scarsa propensione a fare rete tra gli enti locali; -la mancanza di una diffusa informazione presso i cittadini sull'esistenza dei fondi comunitari e dei mille cavilli tra i quali gli stessi fruitori dei finanziamenti devono districarsi» Bisogna fare presto: entro fine giugno, altrimenti i i soldi resteranno nelle casse della UE. Poichè la mia Regione di appartenenza è il Lazio, governata da Marrazzo, e la provincia Frosinone governata da Marino, ambedue caratterizzate dallo stesso colore "rosso"di Centro-Sinistra e poichè ambedue non brillano certo per virtuosità, visto lo scempio in cui versano soprattutto nell'ambito della Sanità, mi sorge il sospetto che molti nostri soldi, messi a disposizione dall'Europa, restino a Bruxelles. E questo sarebbe una imperdonabile negligenza, in costanza di piena crisi economica e alla ricerca di risorse e di idee. Non sarebbe sensato affrettarsi e a fare in modo di attingere a questa risorsa "distratta" per arcani motivi? Ma torno a ripetere: Bisogna affrettarsi!!!. tenendo presente che i soldi sono anche di "NOI CIOCIARI" e contribuirebbero senza dubbio a riattivare vari settori dell'economia, a creare occupazione, a sostenere l'imprenditoria, la formazione, ecc. ecc...

martedì 24 marzo 2009

ll Governo Sudafricano nega il visto d'ingresso al Dalai Lama e la Conferenza di Pace dei Premi Nobel viene annullata





Che vergogna!!!! E', spudoratamente, chiara l'ingerenza della Cina negli affari di Pretoria, che si sta, supinamente assoggettando alla colonizzazione cinese, come d'altra parte il resto del mondo, non escuso le grandi potenze, come l'America e l'Europa (i cinesi investono, costruiscono imperi economici sottoscrivendo contratti decennali e tutto, con una economia di mercato del lavoro poco chiara).
Ma un distinguo, ad onor del vero, va fatto; i Paesi Occidentali seppur partners commerciali, con la Cina Invasiva, tengono saldi i propri valori di libertà e di autonomia, e non hanno mai negato il Visto d'ingresso al Capo Spirituale Tibetano, Tenzin Giatso, anzi, è stato sempre accolto con tutti gli onori e Roma, ad esempio, gli ha concesso la Cittadinanza Onoraria.
Quindi, prostrarsi ed essere succubi dell'Invasione Economica Gialla, è un atto di debolezza inaccettabile e sottoposta a dura condanna che sconcerta le persone di buon senso, libere nel pensiero e nell'azione, e specialmente quando il Paese che lo pone in essere, ha subito l'onta "dell'apartheid" sanzionata e sconfitta da Nelson Mandela con il Suo Popolo discriminato e da tutto il Mondo Occidentale.
Ma proprio il Sudafrica, che ha sperimentato sulla propria pelle l'oppressione, dovrebbe riconoscere di che pasta sono fatti i Cinesi, i massacratori delle Popolazioni del Congo e del Darfur, del mite popolo Tibetano e conoscere a menadito le nefandezze compiute che calpestano i DIRITTI UMANI.
Comunque resta il fatto, molto grave, che il Dalai Lama, su pressione della Cina, non potrà entrare in Sudafrica fino al termine dei Mondiali di calcio del 2010 e come primo atto gli è stato negato il visto per partecipare alla conferenza sul "calcio come strumento contro il razzismo e la xnenofobia, prevista per venerdi 27 marzo c.a.
Resta il fatto consolatorio che il Premi Nobel hanno fatto annullare, minacciando numerose assenze, la Conferenza di Pace a Johannesburg.

Roccasecca: Ancora Disservizi

Disservizi delTrasporto Urbano ed Extraurbano‭ a Roccasecca Centro

Siamo in piena crisi economico-finanziaria e i cittadini,‭ ‬in autonomia,‭ ‬stanno recuperando‭ “‬L’arte di arrangiarsi‭” ‬per farvi fronte e uscirne dignitosamente,‭ ‬cercando di non sprofondare nel baratro più profondo. Ma le Istituzioni non vengono loro incontro,‭ ‬come succede a Roccasecca,‭ ‬con incentivi di vario genere per far‭ ‬risparmiare dove è possibile e investire dove è possibile e conveniente. I Cittadini,‭ ‬nell’ottica del risparmio energetico e del caro benzina si stanno attivando e reclamano a gran voce Servizi Pubblici di trasporto più efficienti ed efficaci. Ma a Roccasecca il servizio pubblico di trasporto urbano e extraurbano non solo non è efficiente ma è,‭ ‬assurdamente,‭ ‬mal gestito vuoi dall’Acotral che dall’Amministrazione Giorgio. Gli studenti,‭ ‬gli impiegati ed operai di Roccasecca Alta che devono raggiungere il posto di studio e di lavoro e tutti quegli utenti che prediligerebbero il servizio di trasporto pubblico sono in grossissima difficoltà perché non riescono a reperire biglietti e abbonamenti in quanto, i pochissimi esercenti pubblici servizi non ne sono forniti. Ma la cosa più grave e allucinante è che sono state soppresse alcune fermate Acotral (es. quella di Via Santa Maria Nuova) e a detta dei residenti, le loro sollecitazioni di ripristino fatte , vuoi al Sindaco Giorgio che al Vice Sindaco Isola, hanno avuto esito negativo, seppur dagli stessi, data ampia assicurazione di un pronto intervento risolutivo. Quindi non si conoscono le fermate‭ (c‬i sono‭? e se si. dove?), non sono pubblicizzate in modo chiaro ed inequivocabile, ‬così come gli orari del passaggio del Bus. E‭’ ‬assurdo e oltremodo inconcepibile che in pieno terzo millennio e con l’impellente necessità di risparmiare e di avere servizi adeguati il Comune non si attivi per dare semplici risposte che facilitino l’esistenza ai Cittadini,‭ ‬come il reperire biglietti e abbonamenti e fermate e orari delle stesse. Incidono forse in modo pesante sul bilancio del Comune di Roccasecca‭? ‬Sembrerebbe di no. Suvvia Amministratori‭!!!!! ‬Regolamentiamo il Trasporto Urbano ed Extraurbano ‭ ‬perche è una necessità primaria della Cittadinanza.

lunedì 23 marzo 2009

IL PRESIDENTE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA A ROCCASECCA


IL PRESIDENTE DELLA DEMOCRAZIA CRISTANA, ON.LE ALBERTO ALESSI, ONORA CON LA SUA PRESENZA, LA SEDE DEI "MODERATI" A ROCCASECCA

L'occasione della sigla dell'accordo federativo DC-MODERATI ha riportato nella terra di San Tommaso uno dei massimi esponenti della Democrazia Cristiana che un tempo era il partito "numero uno" del territorio.
MODERATI-DEMOCRAZIA CRISTIANA la "liaison" giusta per per riportare a Roccasecca la "Vera Politica", dopo anni di smarrimenti che hanno spianato la strada ai "parvenu" della Politica, ai saltimbanchi, accalappiatori di poltrone che conoscono solo l'arte dell'affaruccio personale e che, ad ogni piè sospinto, saltano e si aggregano con il Messia di turno generando così sfiducia e allontanamento delle giovani generazioni e non solo dalla "Politica".
I MODERATI rivendicano, con orgoglio, le proprie radici democratico-cristiane, i valori su cui si fondano, e si sono costituiti proprio per riaffermarle perchè le reputano giuste, sacrosante e di enorme attualità perchè si basano sui Principi Etico-Religiosi-Sociali espressione del pensiero dei Padri fondatori: Einaudi, Don Sturzo ed il papà del Presidente Alessi, Giuseppe, dalla veneranda età di 104 anni, ben portati con mente lucida ed altri...
Ed è proprio sulla storia e sugli uomini che hanno fatto grande la Democrazia Cristiana che si è soffermato il Presidente Alessi trovando nel Presidente Testa e nella Direzione tutta che lo ha accolto con tutti gli onori, interlocutori attenti e altrettanto conoscitori ognuno con la propria storia personale o familiare di ex. DC radicati sul territorio.
Il clima di serena amicizia e convivialità è stata coronata dalla promessa di ritornare a Roccasecca con il Suo grande amico, il Sen. Giulio Andreotti.
Presidente Alessi e Pres. Andreotti Vi aspettiamo con grande gioia per consolidare, non solo l'amicizia personale, ma per farVi conoscere tanti amici che hanno nel cuore la DC e i MODERATI.

sabato 21 marzo 2009

RISPOSTA

risposta ad articolo


Ciao, sono Carmen. Ho 21 anni. Vorrei esprimere la mia posizione sul tuo articolo “La posizione della Chiesa sul tema Preservativi e AIDS”, pubblicato sul tuo blog. In realtà avevo intenzione di scriverti solo due righe, ma purtroppo ho il brutto vizio che quando comincio a scrivere non la finisco più, per cui alla fine la mia lettera è risultata lunghissima. Spero che tu la leggerai per intero e con attenzione, se non altro perché mi ha richiesto del tempo.

Intanto inizierei col premettere che, per la sua serietà, questa tematica andrebbe affrontata con uno spirito ben diverso da quello rappresentato dal tono di burla che si evince dalla foto che hai messo in apice al tuo articolo. Ma tant’è, non è certo su questo che vorrei soffermarmi. Ti faccio piuttosto una domanda: tu consiglieresti a una persona sieropositiva di avere comunque dei rapporti sessuali usando il preservativo? Io in tutta sincerità no, perché basterebbe che una sola volta lo si usasse in modo improprio o che si rompa per trasmettere una malattia mortale a un'altra persona. Purtroppo invece uno dei messaggi che viene diffuso su larga scala è proprio questo, così come allo stesso modo vien fatto credere che basti il preservativo per risolvere problemi che derivano da una cultura dell'irresponsabilità in ambito sessuale e nella propria condotta di vita in genere, e penso che se tutto questo abbia in contesti degradati le sue “giustificazioni” (chiamiamole così ma il termine mi suona inadatto), ne ha sicuramente molte di meno nell’ambito del nostro mondo cosiddetto “civilizzato”. Tu stessa dici che non solo il preservativo andrebbe proposto come soluzione, ma anche l'educazione e la prevenzione, e questo è bene che tu lo dica, però io ti chiedo: secondo te quale modello rappresentiamo in questo senso noi come occidentali per un continente come l'Africa o anche altri? Parli di educazione, ma quale educazione? Da noi purtroppo sono diventati oramai dominanti certi modelli comportamentali e di pensiero orientati verso il “faccio quello che voglio”, dove ogni voce che richiami a una responsabilità in termini etici (ossia di condotta) viene prontamente bollata come oscurantista e clericale, nonché messa in ridicolo e ghettizzata.
Lo vediamo anche adesso. Come spesso avviene, le parole di Benedetto XVI sono state volutamente fraintese e rielaborate, e di conseguenza criminalizzate e messe in ridicolo, perché in realtà il Papa rispondeva a una domanda che conteneva in tralice la dichiarazione secondo cui gli interventi della Chiesa in Africa contro la diffusione dell’aids, fondati principalmente sull’educazione, fossero irrealistici, e ha risposto cercando invece di valorizzare queste misure, sottolineando che senza di esse il preservativo non è una soluzione efficace. Ne è seguita una sassaiola prevista ad hoc, nel tentativo di avvelenare il viaggio del Papa in Africa e di dirottare l’attenzione dai temi che vi avrebbe trattato, di tipo economico e sociale, verso una querelle di bassa lega come quella a cui abbiamo assistito. Ma questo non è stato neanche il peggio. In passato si è addirittura detto che la diffusione dell’aids in Africa fosse interamente dovuta a una colpa della Chiesa per via della sua contrarietà al preservativo. E qui vorrei proporre una serie di riflessioni.
La Chiesa non dice affatto di avere liberi rapporti sessuali senza preservativo. La sua contrarietà al preservativo è associata a un'etica sessuale che vuole il rapporto solo all'interno della vita coniugale. Se si seguisse questo principio, anche solo in parte, estendendolo ai rapporti stabili se non proprio matrimoniali, non ci sarebbe di certo la diffusione di hiv che c’è oggi, in tempi in cui si viene invece indotti a una libertà sessuale scriteriata e irresponsabile. Che la Chiesa favorisca la diffusione dell’aids è una stupidaggine anche in considerazione del fatto che se uno non segue la Chiesa quando decide di avere rapporti sessuali occasionali (che sono quelli a rischio), non si vede per quale motivo dovrebbe seguirla nel non usare il preservativo. In altri termini, se ha già deciso di fare peccato a quel punto utilizza il preservativo. Mi sembra una cosa ovvia. Inoltre vorrei ricordare che in Africa l'aids è molto meno diffuso nei paesi cattolici. Il paese africano con la massima diffusione è lo Swaziland, con il 43% della popolazione che è sieropositivo. Ma nello Swaziland i cattolici sono solo il 5% mentre le religioni predominanti sono quella protestante e quella animista. Invece in Uganda, paese a maggioranza cattolica, i sieropositivi sono intorno al 3%. In linea generale, lì dove la religione cattolica è più diffusa vi è una minor incidenza dell'aids grazie a un'etica di maggior continenza sessuale, a differenza di quanto avviene altrove, dove magari predomina anche un messaggio secondo cui il preservativo è la panacea di tutti i mali, incoraggiando chi è sieropositivo ad avere comunque rapporti, pensando di essere al sicuro dal trasmettere la malattia grazie al preservativo, il che in realtà non è vero, poiché ti ripeto che basta che una volta sola ci sia un uso non corretto o che il preservativo si rompa perché la malattia si trasmetta, e sinceramente penso che non si possa affidare una vita umana alla roulette russa. Ma poi come si spiega che nei paesi protestanti e/o animisti l'aids non solo non è meno diffuso che nei paesi cattolici, ma lo è invece di più, considerato che a sentire certi discorsi tutto quanto dovrebbe dipendere da una colpa della Chiesa? Se si attribuisce un certo effetto a una determinata causa, ne consegue che in assenza di quella causa l’effetto dovrebbe scomparire, o per lo meno ridursi drasticamente, anziché essere presente in misura enormemente superiore.
Tengo a precisare che non è mia intenzione sostenere che il preservativo sia inutile, ma che semplicemente non rappresenti di per sé una soluzione sufficiente, e che anzi rischia di trasformarsi in un’arma a doppio taglio nel momento in cui viene associato a una cultura dell’incontinenza sessuale, alimentandola a sua volta, e per di più suggerendo che anche in caso di sieropositività accertata si possa tranquillamente avere rapporti sessuali grazie al suo utilizzo.

Aggiungo che quella della diffusione dei profilattici viene spesso proposta come una soluzione innovativa e all’avanguardia, ma che in realtà è una soluzione già ampiamente utilizzata in passato. Ti ricordo solo uno studio in proposito. Edward Green, scienziato dell’Harvard’s Center for Population and Development Studies, nel 2002 affermava che dopo 20 anni di pandemia non c’è alcuna evidenza che i preservativi portino a ridurre la diffusione dell'hiv. E nel 2003 ha pubblicato un libro intitolato "Ripensare la prevenzione dell’Aids", in cui, partendo dall’esperienza sul campo e dai dati raccolti, sostiene che l’unico approccio che risulta efficace nella prevenzione dell’Aids è quello basato sull’educazione all’astinenza e alla fedeltà coniugale. Successivamente UNAIDS, l'agenzia dell'ONU che si occupa dell'aids, ha affermato in un memorandum del 2004 che la Chiesa cattolica in 38 paesi in via di sviluppo ha in corso importanti programmi per la prevenzione e cura dell’aids, riconoscendo di fatto che nessun intervento ha efficacia se non inserito nel contesto di una cultura alla sessualità responsabile, che porti a ridurre l'incontinenza sessuale. Mi sembra che tutto questo lo so voglia adesso buttare a mare, assieme a tutto il contributo personale dato da chi opera nell’ambito degli interventi che la Chiesa promuove in Africa sul fronte della lotta all’aids, e parlo di un impegno che va da quello della Comunità di S.Egidio a quello dei missionari comboniani, salesiani, francescani o di altro ordine, passando per tantissime altre realtà, nonostante l’efficacia dimostrata, e tutto questo semplicemente per sostenere in via esclusiva una soluzione che a conti fatti è un espediente che risponde alla sola logica del “politicamente corretto”. E' eloquente il caso dei paesi in cui non c'è stata alcuna attività con finalità educativa, ma solo il preservativo, che ti ripeto è una soluzione inefficace di per sé in termini epidemiologici, se non accompagnata da un’etica della responsabilità, la qual cosa sembra molto lontana dai messaggi che noi come Occidente siamo in grado di proporre al resto del mondo.
Che mi dici dei modelli di comportamento sessuale proposti dall’industria pornografica, ad esempio? Oramai c’è la possibilità di accedere in modo gratuito a una mole di materiale pornografico su internet, ed è sempre più d’abitudine soprattutto tra i giovani della mia età, se non addirittura minorenni, visionare materiale di questo genere, che non ha certo nulla di edificante da un punto di vista personale per quanto riguarda l’apprendimento di una sessualità matura e rispettosa del partner, ma che presenta anche caratteristiche diseducative da un punto di vista igienico-sanitario. Parliamoci senza tanti moralismi, che modello ritieni che siano le scene di gruppo e quelle di doppia e tripla penetrazione? O anche il fatto (scusa i toni espliciti) che nella pornografia ogni scena di sesso si concluda con un’eiaculazione in faccia alla donna? Ti ripeto di scusarmi per il tono esplicito, ma uno dei problemi di cui non si parla consiste proprio nel disorientamento generato da certi modelli, che non hanno nulla a che vedere coi nostri valori storici di sobrietà e di buon senso, considerati anche da più ottiche e punti di vista. Cosa ne dice il femminismo di tutto questo? Cosa ne dice il “politicamente corretto”? Ti consiglio di stare attenta a come pronunciarti, perché rischi di passare per bigotta e oscurantista.
Ti ripeto la domanda: parli di educazione, ma quale educazione? Cosa offriamo al resto del mondo in termini di educazione sessuale? Ma se tu stessa non sai dire altro che “ragazzi, usate il preservativo!”, e con questo assomigli molto (ma sono certa che tu non lo sia) a quei genitori che non hanno nulla da dire ai propri figli più di quanto questi non abbiano già da ascoltare dai loro amici di comitiva del sabato sera. Io ho 21 anni e ti posso assicurare che la mia generazione è allo sbando. E non penso che tu abbia idea della solitudine che alla mia età si vive nel contesto di una generazione di ragazzi e ragazze che pensano solo a spassarsela, che non si curano di avere un criterio di giudizio e di comportamento, o una chiave di lettura della realtà che li circonda, e che non sono neanche in grado di confrontarsi con quanto di diverso si possa cercare di proporre loro. Per quanto ci si sforzi di invitarli a un discorso che sia argomentato e attinente, loro ti rispondono con facilonerie e slogan, se non con un’aria di canzonatura e di beffa. Oramai ci si sente tosti e fighi a sputare addosso ad ogni valore tradizionale e a tutto quanto richiami a delle responsabilità, e si cercano solo argomenti che diano una giustificazione pseudo-intellettuale a certo modo scriteriato di condurre la propria vita. Tutto questo mentre non c’è più un riferimento nei genitori e negli istituti educativi. Nelle famiglie italiane c’è un silenzio spaventoso. I genitori non parlano più ai figli, e quando lo fanno non risultano credibili, non hanno presa su di loro, non hanno la loro stima, e questo perché da un lato il loro ruolo è stato svilito e declassato, se non messo in ridicolo da certo mito ribellista e da frikkettonerie post-sessantottine varie, e dall’altro perché loro stessi si sono abbandonati a uno stile giovanilistico da amici conniventi, che ha fatto perdere loro la funzione di veicolo di trasmissione generazionale. Sta di fatto che hanno paura di dire ai figli ciò che i figli non vogliono ascoltare, e in questo è stato sconvolto il rapporto tra genitori e figli così come si è svolto in passato, perché il genitore dovrebbe avere il compito di introdurre il figlio nel mondo, di orientarlo, avendo nei suoi confronti quella certa dose ragionevole di autorità che gli permetta di esercitare un tale ruolo.
Il punto è che la Chiesa è rimasta una delle poche voci a contrapporsi a questa logica del “faccio quello che voglio” e alla dissoluzione del rapporto fra tradizione e modernità. In questo contesto andrebbero inserite anche le sue posizioni sul sesso, che in fin dei conti non sono neanche così rigide come certa propaganda vorrebbe far pensare, perché se la Chiesa chiede 100 si accontenta benissimo di ottenere anche 10, purché quel 10 ci sia. Ma di certo non punta la pistola in testa a nessuno, e soprattutto i peccati li perdona. Io stessa, che sono cattolica e fidanzata, ti confesso che alle volte lo facciamo l’amore io e il mio ragazzo. Non si tratta di essere bigotti o perfezionisti, ma che almeno non si propongano come modelli di riferimento certi comportamenti di condotta scriteriata, perché una cosa è fare l’amore con una persona con cui si ha un rapporto stabile, mentre è cosa ben diversa uscire il sabato sera, conoscere un tipo in discoteca e farci sesso senza neanche sapere chi è. La libertà di scelta ci deve essere, su questo siamo d’accordo. Ma quali sono i messaggi che vanno proposti? Quali sono i modelli comportamentali che vanno valorizzati? Io ho avuto il mio primo rapporto sessuale quando ero troppo piccola, se vuoi saperlo, e non mi sentivo affatto pronta. Ma il punto sai qual era? Che di fronte agli altri era una vergogna essere ancora vergini, ecco tutto. Ma perché dev’essere così? Perché quando si hanno dei criteri di sobrietà (e diciamo anche di purezza) si dev’essere considerati come delle persone sfigate? Perché la responsabilità dev’essere presentata come una roba da secchioni o gente loffia, mentre il suo contrario una roba da gente tosta e figa? Dove sono gli orientamenti che la generazione adulta dovrebbe dare ai giovani? Ma se sono gli stessi adulti a strizzare l’occhio a certa filosofia dell’indisciplina e del giovanilismo connivente, soltanto per potersi guardare allo specchio e dirsi: “Oh quanto sono progressista! Oh, che libero pensatore di sinistra che sono!”, o per pavoneggiarsi in conversazioni da salotto. Voi della generazione adulta avete delle colpe enormi, e io mi sento in diritto di presentarvi il conto. Ti dico che preferisco 100 o 1000 volte chi come Benedetto XVI ha il coraggio di opporsi a questa logica dell’abbandono e della nullafacenza ipocrita, e che ancora ha da dirci qualcosa per richiamarci a un criterio di responsabilità, per la qualcosa viene sputacchiato, calunniato e deriso continuamente. La verità è che certo anticlericalismo rimasto latente ai tempi di Giovanni Paolo II, in quanto non aveva il coraggio di confrontarsi con il suo carisma, si è scagliato contro Benedetto XVI da quando è salito al soglio, confidando nel fatto che lui non possieda le stesse qualità comunicative e di immagine. E' una sorta di bullismo mediatico quello che si è accanito contro di lui, perché è piccolo, tracagnotto, impacciato, e allora di lui ci si fa una caricatura grottesca da prendere a sassate, e non si ascolta neanche quello che ha da dire. Ma lui è stato il più stretto collaboratore di Giovanni Paolo II per quasi tutto il suo pontificato, e adesso sta continuando in tutto la sua opera. Certo atteggiamento di ostilità nei suoi confronti rischia di vanificare tutto quello che è stato il lavoro svolto dal suo predecessore in tanti anni, che dovrebbe essere riconosciuto anche dai non credenti. Invece si sta sputando addosso a tutto quello che Giovanni Paolo II ha fatto, e questo oramai senza nessun ritegno, così come senza nessun ritegno si sta cercando di gettare il discredito sulla Chiesa, e sulla stessa fede cristiana. Su internet ne puoi avere una panoramica più che esauriente. Guarda ad esempio questo video e tutti i commenti entusiastici che lo seguono:
http://www.youtube.com/watch?v=LBuvr8_Tr-0
Su youtube ci sono anche video di ragazzi che si fanno riprendere mentre fermano delle suore in strada per bestemmiare loro in faccia o per mostrargli materiale osceno. E di ragazzi che entrano in chiesa per bestemmiare o che bestemmiano in P.zza S. Pietro tra i fedeli. Per non parlare dei forum in cui si susseguono frasi di scherno, insulti e calunnie verso la Chiesa, la fede cristiana e le persone dei credenti. Questi sono solo alcuni esempi di ciò che produce certo clima di odio anticattolico, diciamolo chiaramente, in tempi che dovrebbero invece essere di dialogo interreligioso e di multiculturalità. Allontanare i giovani dalla fede sembra essere diventato uno degli obiettivi di certa politica, e lo si fa soprattutto attraverso messaggi diffamatori e polemiche create ad hoc. Oggi è in corso una spaventosa campagna di odio anticattolico e anticristiano, verso la quale sono in molti a mostrare di non avere le capacità di resistenza morale e intellettuale, il che credo fosse una cosa prevista e su cui di fatto si fa leva. Succede questo mentre invece servirebbe che tutte le forze positive della società fossero valorizzate e invitate a una cooperazione per una rinascita collettiva, dalla quale siamo sempre più lontani.
Credo di essermi dilungata veramente molto, e di essere anche andata fuori tema. Sappi che non ce l’ho affatto con te personalmente e spero in una tua risposta. Per rifarci del video di prima concludo con quest’altro:
http://www.youtube.com/watch?v=i7h3M1g1uAw

Ciao.
Carmen :)

giovedì 19 marzo 2009

Oggi 19 Marzo San Giuseppe

A tutti i Giuseppe, Giuseppine, Pino, Pine porgo un augurio per la loro festività.

Come pure a tutti i papà per la loro giornata di festa, se lo meritano.

Un augurio, per una grande giornata al Presidente Nazionale dei Moderati Pino Testa.

La ricetta dell'ACLI per sconfiggere la crisi ????????????


Per far fronte alla crisi economica la prima cosa da fare per le famiglie è quella di “fare gruppo” al fine di assorbire al meglio le incertezze sul futuro ed i rischi connessi. A farlo presente sono le ACLI, Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani, in accordo con un decalogo di consigli predisposto dall’economista Luigi Campiglio, e pubblicato su Aesse, il giornale delle Acli.
Il consiglio numero due è quello di approfittare della crisi per migliorare se stessi, e ciò può avvenire a qualsiasi età se si hanno determinazione e buona volontà. A seguire viene consigliato di andare alla ricerca di nuove occasioni di risparmio nella spesa di tutti i giorni, confrontando i prezzi, facendo scelte di acquisto e di consumo consapevoli, ed eliminando al massimo gli sprechi.
Un altro consiglio è quello di adottare uno stile di vita “verde”, che rispetta l’ambiente e permette di risparmiare, ad esempio, scegliendo i mezzi pubblici ed ottimizzando i consumi familiari di energia. E’ inoltre necessario non perdere mai il controllo sulle spese familiari: questo significa che è opportuno, sempre ma ancor di più in questa fase, controllare e monitorare i costi bancari, quelli delle utenze e delle fatture per l’acquisto di beni e di servizi.
Anche Internet può contribuire a far fronte alla crisi economica sfruttando i servizi gratuiti che offre, con la possibilità, tra l’altro, di effettuare confronti tra i prezzi con pochi click del mouse al fine di scegliere i beni ed i servizi a prezzi più convenienti e più congeniali per l’utilizzo in famiglia. Il decalogo ACLI, inoltre, ricorda ai genitori di educare i figli a far fronte alle difficoltà, quando emergono, della vita quotidiana e del mondo che ci circonda.
Via | ACLI

mercoledì 18 marzo 2009

La posizione della Chiesa sul tema "Preservativi e AIDS"


La Chiesa Cattolica ritiene che i preservativi non possano bloccare la diffusione dell'Aids, che in Africa si trasmette non solo per via sessuale, ma anche a causa di condizioni igieniche inadeguate; serve invece una educazione alla sessualità responsabile e cure gratuite per i malati del virus HIV. Sono i punti ribaditi oggi da padre Federico Lombardi, portavoce del Vaticano, a commento delle affermazioni fatte ieri dal Papa, durante il il viaggio aereo verso il Camerun. "Non aspettatevi - ha detto Lombardi ai giornalisti - cambiamenti di posizione durante questo viaggio. Benedetto XVI ha ribadito la linea già affermata da Giovanni Paolo II". Lombardi ha però respinto le accuse di inefficacia rivolte all'azione della Chiesa, che anzi ha una delle "presenze più attive e competenti" nella battaglia contro il virus Hiv. Le linee guida - ha spiegato- sono tre : l'educazione, le cure efficaci, l'assistenza alle persone malate. "Concentrarsi sul preservativo - ha osservato Lombardi - non è la strada giusta, perché distoglie da un impegno educativo più complessivo". "Non è che a forza di preservativi si blocchi la riteniamo che frasi del genere mettano in pericolo le politiche di sanità pubblica e gli imperativi di protezione della vita umana".
Con tutto il rispetto per la Santa Sede, la cui autorevolezza in materia di cose religiose è indiscutibile, ma diventa discutibilissima quando tratta delle politiche sanitarie attuate dai governi per combattere la piaga dall'ADS cioè: informazione, educazione e test+ Preservativo, elemento fondamentale delle azioni di prevenzione.
E' quindi preoccupante, ascoltare il Santo Padre, che nel Camerum, luogo africano dove la la piaga "AIDS" è più ampia e profonda,parlare dell'inefficacia del preservativo.
Gli interventi dei Governi in materia sono stati e sono molteplici vuoi per la prevenzione (non solo preservativi), che per le cure, che per il rispetto dei diritti delle persone che vivono con il virus HIV.
Ragazzi!!!!! Attenzione!!!!! prevenire è meglio che curare! Usate il Preservativo.

.

martedì 17 marzo 2009

IL‭ “ ‬IL DE PROFUNDIS" DELLE SINISTRE NELLA PROVINCIA DI FROSINONE



Non è cosa dell’ultima ora,‭ ‬ma in verità è iniziato da tempo in quel di Cassino con una‭ ‬una grande strategia messa in atto dal Sen.‭ ‬Ciarrapico,‭ ‬l’uomo politico autonomo di Berlusconi,‭ ‬imprenditore editorialista affermato nel Cassinate e Frusinate,‭ ‬ovvero nella Provincia tutta.
La strategia è consistita nel‭ ‬minare e sgretolare‭ ‬la roccaforte dell‭’ ‬UDC provinciale‭ ‬e il potere dell’On.‭ ‬Anna Teresa Formisano,‭ ‬la parlamentare‭ “‬Lumbard‭”‬,‭ ‬come l’appella il Sen.‭ ‬Ciarrapico,‭ ‬visto il ripescaggio della stessa nella Regione Lombardia,‭ ‬con una sopraffina e deflagrante azione di abbandono del Sindaco di Cassino e gran parte della sua maggioranza‭ (‬ndr.‭ ‬UDC‭) ‬dalle fila Centriste per approdare nel PDL,‭ ‬Casa molto accogliente per tutti quelli che contano‭ (‬i voti‭) ‬e Sirena‭ ‬sulla cresta dell’onda.

Iniziano così le grandi defezioni,‭ ‬il Segretario Mele,‭ ‬ma prima ancora l’On.‭ ‬Augusto Pigliacelli,‭ ‬persona seria,‭ ‬cui stava molto a cuore la sorte del Partito di Casini,‭ ‬ed era Suo intendimento operare in modo chiaro e costruttivo per arginare il dissanguamento delle file dell’UDC o meglio riportare all’ovile le pecorelle smarrite,‭ ‬perché credeva nella politica seria e dei fatti,‭ ‬scevra di intrallazzi manichei e tendeva,‭ ‬con tutte le Sue forze ad una moralizzazione non solo dell’UDC ma di tutta la politica.

Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso,‭ ‬la candidatura inaccettabile da tutta la base centrista di un ex DS,‭ ‬Marzi,‭ ‬a Capolista dell’UDC,‭ ‬Il partito di De Gasperi e Don Sturzo.

E Il fuggi fuggi‭ ‬di massa,‭ ‬a questo punto,‭ ‬è stato d’obbligo‭; ‬Piacentini,‭ ‬Zaccheddu,‭ ‬Trina,‭ ‬ovvero i pezzi forti del Consiglio Comunale di Frosinone‭ ‬che,‭ ‬con si capisce perché non abbiano contattato gli ex amici UDC per una nuova strategia,‭ ‬ma abbiano preferito farsi ammaliare dalla Sirena Berlusconi.‭

A questo punto è chiaro che per Iannarilli si è aperta un’autostrada per il raggiungimento e l’insediamento a Palazzo Gramsci aiutato dalla‭ “‬Destra‭”‬.‭ ‬dalla‭ “‬DC‭”‬,‭ ‬dall’MPA,‭ ‬dai‭ “‬MODERATI‭” ‬che sono prossimi ad alleanze con Partiti Centristi e auspicano un incontro diretto con il Capolista.

Per i Partiti di Sinistra che hanno,‭ ‬per lunghissimi anni,‭ ‬mal governato e ridotto ai minimi termini la Provincia di Frosinone,‭ ‬non resta altro che un‭ “‬De Profundis‭” ‬

venerdì 6 marzo 2009

Amore- Fede-Medicina


Questa è la triade motore propulsore per l'attivazione di un processo di guarigione.
E' molto facile entrare nel regno dei "Malati" ma uscirne è di una difficoltà inaudita soprattutto se la malattia è seria e devastante.
Ad alcuni è di grande aiuto la Fede, Dio in tutte le più variegate accezioni; ad altri è sufficiente la " Medicina","Medici" bravi, preparati e competenti, struttura sanitaria al top, ma, a mio avviso ciò che fa veramente la differenza in un contesto di un percorcorso di guarigione è tutto quanto detto condito, però, dall'"Amore" di una persona cara.
Non si piuò prescindere dalla presenza costante e amorevole di un figlio, una madre, una moglie un congiunto, insomma, che vigila, veglia, sprona, prega.
E' difficile affrontare con coraggio e abegazione il destino avverso,acquisire la calma necessaria per poter infondere la speranza di un ritorno alla vita.
L'Amore ti fa attingere a tutte le risorse positive necessarie in tali circostanze e ti da la forza necessaria per dimenticare i disagi umani di vivere in poco spazio, "dormire" in modo precario su una sdraio, sobbalzare ad ogni respiro alterato, nutrirsi il necessario per sopravvivere.
Ma la presenza costante e amorevole del congiunto è di vitale importanza per il malato che, sicuramente, non sentendosi abbandonato percepirà il grande Amore che lo aiuterà al ritorno alla "Vita".