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venerdì 5 febbraio 2010

IDV "riverniciata"?

Ore 12 - Parte il congresso del partito di Antonio Di Pietro.
pubblicato da Massimo Falcioni  su blogo. it

Forse i primi a non sapere in che partito stanno, sono i 3600 delegati da oggi a Roma per il congresso dell’Idv.
E’ il primo congresso dopo oltre dieci anni di vita. E anche questo forse non lo sanno i non pochi elettori dell’Italia dei Valori.
Lo Statuto fatto in casa, ha sempre attribuito poteri “assoluti” al “Presidente fondatore”: titolare esclusivo dei finanziamenti, supervisore degli iscritti e della composizione delle liste. Poteri concessi ad Antonio Di Pietro, da se stesso, “fino a sua rinuncia”. Cioè a vita.
Un partito, più o meno modellato come quello del “super nemico” Berlusconi. Nei partiti fatti ad uso e consumo del fondatore, il congresso è di per sé una notizia, però non automaticamente un fatto positivo.
I congressi dei partiti comunisti in Urss, Cina, Cuba ecc. duravano (e durano ancora dove il comunismo resiste) settimane, con discussioni infinite, apparentemente super democratiche. La sostanza, come si sa, era ed è tutta diversa.
Ovvio che l’Italia non è l’ex Unione Sovietica o la Cina di oggi, che Tonino non ha nemmeno i baffi del dittatore georgiano, che l’Idv non è il clone dei colossi partitoni rossi sopra richiamati.
Adesso, lo stesso Di Pietro, anche per contenere spinte interne sempre più “ribelli”, è intenzionato ad aprire a una gestione più democratica e meno personalistica del partito, sancita dalla proposta di togliere il suo nome dal simbolo.
Ma non ci sarà nessuna conta, perché nessuno può (e vuole) mettere in discussione la leadership dell’ex pm. Senza Di Pietro, l’Idv si sfalderebbe. Tale e quale il Pd senza il Cavaliere.
Il congresso sarà soprattutto una “parade” elettoralistica, per rafforzare il partito attorno al proprio leader, (per nulla preoccupato per il “caso” delle foto con Contrada …), con una riverniciatura dell’immagine.
E’ vero, parleranno in molti, anche con spunti critici, ma sarà Di Pietro a dare la linea (antiberlusconiani fino al midollo, alleati e vicini al Pd, per … fregarlo meglio …), a promuove e/o bocciare nuovi delfini e vecchi arnesi della politica. Tonino resta saldamente in sella. Tanto al timone dell’Italia ci sta (saldamente) Berlusconi

nota di Anna Maria  blog
Novità- scoop dovrebbe venire dall' europarlamentare, ex PM , De Magistris molto vicino agli astremisti di sinistra e filtrante con Nichi Vendola. Rottura con IDV?


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