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giovedì 15 aprile 2010

AUTOVELOX- PRONTA CASSA-

di  Castrocielo e Roccasecca gli uni impacchettati e l' altro sospeso

L' ordine Prefettizio che sospende l'utilizzo della infernale macchinetta posta dall' Amministrazione Giorgio (Roccasecca) alla Via Casilina - loc. Pozzi Caprile- giunge a qualche giorno di distanza del Sequestro Conservativo dell' Autorità Giudiziaria, sempre delle macchinette (ben due), sempre in Via Casilina  ma poste dall' Amministrazione Materiale (Castrocielo)
Ambedue i Sindaci, campioni di efficienza ed efficacia amministrativa  a cui sta a cuore la salute e l' evoluzione delle genti di Roccasecca e Castrocielo, tra le tante cose messe in cantiere ( boh!?) si sono oltremodo adoperati  per la prevenzione della salvaguardia delle vite umane con ben tre postazioni (a pochi km le une dalle altre-da e per Cassino) di autovelox come monito agli automibilisti indisciplinati che mettono a rischio la loro incolumità e quella degli altri.
Ma guarda caso, alla valanga delle contestazioni hanno fatto riscontro altrettanti ricorsi, vuoi ai Giudici di Pace che al Prefetto, con motivazioni uguali e/o variegate e i primi accoglimenti del Giudice di Pace di Arce hanno portato alla luce una magagna per quanto concerne l' autovelox di Roccasecca: "l'uso dello stesso apparecchio - stessa matricola in due Comuni lontanini tra loro" e, ieri,  il Sig. Prefetto ne ha dichiarato la sospensione per  la non conformità alla normativa 142/6 bis del codice della strada  intimando al sindaco Giorgio di metterlo a norma.
Un fulmine a ciel sereno anche per l' Amministrazione Materiale, che, guarda caso, non viene chiamata in causa in modo diretto ( Sindaco, Vigili, Assessori)bensì in modo indiretto con indagini a carico di Amministrativi, Segretario in primis ed altri con un bel Sequestro Conservativo dei due strumenti di controllo della viabilità.   continua

Scandalose amministrazioni quelle di Roccasecca e Castrocielo che per fare cassa contattano ditte professioniste nella promozione di vendita di apparecchi  poco virtuosi e poi, li appaltano e poi vengono reputati fuorilegge dalle autorità competenti ( Prefetto, Giudici di Pace e P.M.) e meno male che è intervenuta anche la Corte di Cassazione con sentenza 10620/2010.
Orbene, ci si aspetterebbe, come minimo, scuse pubbliche, e,  oltre alla disattivazione di legge, l' espianto definitivo della postazione, per non creare panico ingiustificato ed innalzamento pressorio a rischio coronarico.
Per quanto concerne poi la parte amministrativa, chiediamo a gran voce ai due Sindaci: Laura  Materiale e Giovanni Giorgio di cominciare a pensare seriamente a come reperire  somme di denaro da convogliare su  un capitolo di entrata ad hoc atto a fronteggiare il capitolo di spesa spesa, sempre ad hoc,  che servirà per gli eventuali esborsi per rimborsi di legge che a valanga, come le contestazioni, richiederanno i cittadini vessati ingiustamente.

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