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mercoledì 26 maggio 2010

BERLUSCONI METTE A DIETA LO STATO


un modo diverso e meno traumatico di annunciare sacrifici duri  e pesanti

E' il succo della nuova finanziaria, ancora in alto mare, visto che la conferenza stampa di presentazione del tandem Berlusconi-Tremonti,  è slittata ad oggi pomeriggio .
Berlusconi, come al solito indorerà la pillola: "lo Stato deve costare meno ai cittadini",  ai quali tuttavia il governo "non aumenterà le tasse, tagliando solo le spese improduttive e gli sprechi.
Comunque chi vivrà vedrà, perche le chiacchiere sono tante, ma "carta canta e villano dorme" e fino ad oggi pomeriggio solo illazioni o indiscrezioni, alcune piacevoli, come taglio degli emolumenti dei parlamentari e dei super burocrati altre meno come il congelamento degli stipendi agli statali ed il tocco delle pensioni.
Tra le piacevoli si sussurra: Abolizione delle Province con meno di 220.000 abitanti con l' esclusione, guarda caso quelle della Lega, come se le sanno aggiustare le cose eh!!!!!, e non si capisce perchè escluse anche quelle appartenenti alle regioni a statuto e  delle quattro misere province Sarde (forse per mischiare le carte e non essere attaccati).
Le province interessate sono 13 su 110, perlopiù situate nel centro Italia: Terni, Grosseto, Matera, Ascoli Piceno, Massa Carrara, Fermo, Rieti e Isernia. A sud troviamo due province calabresi, Vibo Valentia e Crotone, mentre il nord contribuisce con Lodi, Spezia e Asti.
E' vero che è solo l' inizio di  dare pratica attuazione al programma che ha condotto Silvio alla gloria, ma si inzia con il piede sbagliato, perchè dovevano essere abolite TUTTE  INSIEME perchè inutili e  mangiasoldi. 

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