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sabato 29 maggio 2010

IL MISTERO FINANZIARIA !!!!!!!!!!!!!!

Il testo è ora  all' attenta valutazione del  presidente Napolitano

munito di firma del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che però,  in mattinata ai giornalisti,  aveva smentito di averlo sottoscritto e lo avrebbe fatto dopo la valutazione del Capo dello Stato.
Che non sia un documento preciso e definito e altamante contestato, lo si è capito fin da subito, quando qualche ministro ha esternato di aver dato il proprio ok ma senza averlo letto; quando la concertazione con le sigle sindacali ha avuto il dissenzo dell' CGIL per la macelleria sociale per i tagli che colpiscono servizi essenziali per i cittadini e indeboliscono lo stato sociale, in special modo i lavoratori; quando la Marcegaglia (Industriali)  dice buona ma strutturalmente debole; mentre Stefano Fassina, responsabile economia della segreteria del Pd dice: "manca equità, non ci sono misure serie per il rilancio dell'economia" Per non sottacere il dissenzo dei Magistrati, per i tagli agli emolumenti, per la qual cosa L'Associazione Nazionale Magistrati sta meditando, come forma di protesta, uno sciopero in bianco e la data ipotizzata dalla Cgil è per ora il 25 giugno.
Insomma sembrerebbe tutto un mistero!!!!!!! Le province, per esempio che in un primo momento sembravano essere sull' orlo della cancellazione, per lo meno le piccoline e purchè non si toccassero quelle care a  Bossi (Bergamo), altrimenti " guerra civile " aveva tuonato il" Senatur" o quelle care a Tremonti (Sondrio), ma le neglette e derelitte province del Centro-Sud OK, tanto chi le difende? Rieti chi la difende?
Con questa altalena di notiziepare che, anche questa volta,  tutte le province sono SALVE e la questione demandata alla trattazione del codice delle autonomia  attualmente all’esame della commissione Affari Costituzionali di Montecitorio, che  dovrebbe sbrigliare la matassa con la delega al governo di arrivare entro 24 mesi ad una "razionalizzazione" delle province e l’abrogazione di quelle inutili.
L' unica verità è che i contrasti e le divergenze stanno creando un guazzabuglio cui speriamo possa essere messa la parola "fine" la firma del presidente  Napolitano.  

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