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domenica 27 giugno 2010

IL DECORO URBANO

è questo che manca a Roccasecca


Uno dei compiti di una buona amministrazione  è quello  di mettere a punto progetti sinergici per mitigare e rimuovere il degrado che progressivamente produce effetti negativi sulla qualità di vita dei residenti.
Ma l' attivazione dell' azione e dello sviluppo,  la misura d'intervento idonea per raggiungere un grado accettabile di vivibilità realisticamente realizzabile in un certo sito in considerazione del livello di sviluppo economico e sociale raggiunto nel territorio è stata demandata all' UNIONE CINQUE CITTA', che sicuramente non è all' altezza di questo compito, anche perchè, si pensa e si dice, che il comune di Roccasecca non ottemperi agli obblighi contrattuali di versamento delle quote competenti e pare, che gli arretrati, siano così cospicui da rendere difficile il recesso.
Insomma si è così impantanati nella melma delle "sabbie mobili" che l' affondo sembra essere irreversibile.
Ma perchè tanta ostinazione a rimanere nel pantano? chi ne trae vantaggio? Non certo i cittadini di Roccasecca che subiscono passivamente il degrado e l'abbandono in cui versano il Centro Storico, Caprile, Castello, Lo Scalo, Le zone della campagna da Torretta a Scolpeto e giù di lì.....
Non si vedono nè i micro interventi di pulizia delle strade, del taglio sistematico  delle erbe e la bonifica dei fossi, della cura dei giardinetti comunali in totale abbandono con i giochini dei bimbi distrutti dallo stupido vandalismo di gente ignobile, con alberi malati curati con sistemi che non hanno prodotto nessun effetto se non lo sperpero dei soldini sempre della collettività.
Il decoro mancato, degrado, scempio, chiamiamolo come meglio vogliamo, incuria o abbandono della cittadina è uno dei mali endemici più fastidiosi che oggi si possono riscontrare ad ogni angolo di strada del centro e della compagna. Le scritte, la sporcizia, il vandalismo, la tardiva manutenzione sono tutti sintomi di un fenomeno unico, quello che rende qualsiasi posto inospitale.
Verde selvaggio, ricettacolo di animali e insetti, cassonetti dei RRSSUU sventrati, come i paletti spratitraffico che hanno solo ristretto la strada e che ogni tanto si trovano a terra divelti, per non parlare di discariche abusive di oggetti ingombranti.
Insomma la tutela e la salvaguradia del decoro urbano ed extraurbano non solo non è  regolamentata a dovere con una struttura a baluardo capace di agire sul territorio comunale e disinnescare tutti i focolai di degrado, ma è stato concesso il libero arbitritio a  quel "carrozzone mangiasoldi" che è l' UNIONE DELLE CINQUE CITTA' la non gestione del decoro e della pulizia di Roccasecca.
Per questo, invitiamo ufficialmente l’amministrazione Giorgio ad attivarsi   con l’ausilio della commissione Ambiente e di quella Urbanistica, magari congiuntamente, successivamente insieme alla polizia municipale (si potrebbero coinvolgere nella fase esecutiva anche i nonni vigili e le altre associazioni di volontariato)  varare la carta del decoro urbano di  Roccasecca ma prima di fare questo "FUORI DALLE CINQUE CITTA'"

venerdì 25 giugno 2010

ELEZIONI IN VISTA E OPPOSIZIONE ALLERTA


quindi con un ritardo spaventoso  e troppo flebile per essere ascoltata

Roccasecca è nel pallone e da tempo immemorabile, si sa,  ma solo in questi ultimi giorni è incominciato il tam tam giornalistico dell' opposizione e ci vuol poco per afferrarne le motivazioni.
Elezioni in vista e opposizione allerta per racimolare consenso che in questi anni di inazione si è andato man mano affievolendo.
Che il Comune di Roccasecca affogava nei debiti, che lo sperpero del pubblico denaro era all' ordine del giorno, che si doveva uscire da quel Carrozzone mangiasoldi dell' UNIONE CINQUE CITTA' non è certo stata prerogativa dell' opposizione in carica, visto che nella raccolta delle firme di oltre due anni addietro dai cittadini, non si sono degnati neppure di dare il giusto supporto e la corretta corsia preferenziale facendo si che il Comune di Roccasecca rimanesse incastrata in quel vortice di spudorata  "monnezza".
Oggi si svegliano e iniziano a fare la "POLITICA DEL CASSONETTO" ma nel vero senso della parola, ovvero in senso stretto, non come la intendo Io in senso lato.
Polemica del giorno la commissione e l' arrivo o no  di di 50-25-20 cassonetti per i rifiuti ss.uu.
Il Sindaco Giorgio dice che la raccolta differenziata è in dirittura di arrivo, fra tre mesi (?) e intanto arrivano i classici cassonetti indifferenziati e un cittadino normale, in un paese normale si chiede: Ma ci vogliono prendere per i fondelli? predicano l' arrivo della differenziata, a breve, e intanto si spendono soldi per i famosi cassonetti perchè? il sindaco dice, per sostituire quelli malandati, rotti, scassati e inutilizzati, ma se il tempo che manca è così breve perchè fare degli inutili investimenti? perchè spendere altri soldi se fra tre mesi si devono buttare? Quindi soldi della collettivotà buttati!!!
L' Opposizione che presiede ai Consigli di approvazione di simili scelleratezze perchè non ha reso pubblico tutto l' infame andazzo della maggioranza e unirsi ai cittadini nella raccolta delle firme?
Solo ora che si è a ridosso delle elezioni di primavera si svegliano e si smarcano da tutti anche da quei pochi, onesti cittadini che vogliono fare una nuova e sana  politica, forse vivono con la speranza di avere consenso a prescindere da tutto e da tutti sempre nella più completa autonomia non includendo i volenterosi che auspicano un paese civile e democratico.
Ma, "or non è più quel tempo e quell'età", come diceva il poeta, ci sono tante  forze nuove e rigogliose, intelligenze che ma digeriscono l'affossamento di Roccasecca da parte di amministratori, sempre gli stessi da 20 anni e passa e vogliono rendersi protagonisti dello scenario Politico-Amministrativo di Roccasecca.

martedì 22 giugno 2010

" LA PADANIA" Braveheart (cuore impavido)


" LA PADANIA"  Braveheart (cuore impavido) e contro i sentimenti, contro i cuori impavidi,  non c'è Fini che tenga !!!

Bossi, il Senatur, incarna benissimo la figura del patriota ed eroe nazionale scozzese, William Wallace, portato alla ribalta mondiale dalla storia romanzata diretta da Mel Gibson, che secondo alcuni, poi, ha avuto un importante ruolo nel risveglio della coscienza nazionale scozzese che ha portato alla devolution dell'11 settembre 1997 (74,3% sì) e alla conseguente ricostituzione del parlamento scozzese nel 1998.
Forse la storia è piaciuta così tanto al Senatur che avrà pensato: perchè Lui si ed Io no?e se lo ha fatto l' eroe scozzese sicuramente posso farcela anch' Io e così la "devolution" diventò il pallino fisso dei Leghisti.
Quindi le chiacchere, di Fini che dice: "è di tutta evidenza che la Padania non è mai esistita, mentre l’Italia si richiama a radici profonde e millenarie e l’espressione Padania è una felice invenzione di tipo propagandistico lessicale»,            e di tutti i politologi,  stanno a zero,
E' vero che la Padania non ha una connotazione socio-geografica e storica ma, sicuramente, un "quid" che sa di buono, di onesto, di vicinanza, di condivisione, insomma  un quancosa che colpisce il cuore e nutre i sentimenti e ha fatto si che La lega di Bossi si sia radicata  sempre più, e tale radicamento è così profondo nei cuori dei militanti che l' espansione è esponenziale: sindaci, governatori di province, governatori di regioni della Repubblica Italiana, deputati e senatori, amministratori a tutti i livelli e sempre più agguerriti; questo è inconfutabile carissimi politologi!!
Altro che azione pedagogica e culturale per riaffermare il senso dell' unità nazionale, altro che caro Fini: «la politica deve contrastare in modo molto netto le invenzioni» leghiste «perché la coesione nazionale rischia di affievolirsi senza un contrasto alle sortite separatistiche».
Ormai, il Sole delle Alpi, risplende su gran parte del territorio italiano, da Nord a Sud e arginare i raggi che colpiscono il cuore è difficilissimo e se poi, in politica operano bene e per il bene del Popolo Padano, specialmente.
Forse siete ancora in tempo.... Fini e... soprattutto Berlusconi, aprite gli occhi e non fate i conigli,  all' urlo dei rivoltosi leghisti rispondete non abbassando i toni o ridendoci su tacciandoli di essere un movimento surreale e pittoresco  che gasa, con un proprio linguaggio pedestre ed offensivo, i propri militanti ai raduni rituali ancestrali.
Vi state, per paura,  sottomettendo e perdendo forza e consensi all' alleato, all' eroe  che sa dove vuole andare a parare "la Secessione".

lunedì 21 giugno 2010

IL POLITICO CHE VORREI

è un ritorno al passato? può darsi !!!!  ma dove sono finiti De Gasperi, la Pira, Almirante!!


Pubblico cosi come mi è pervento un messaggio dell' amico Gianni Baggi ( di sinistra convinto) - Sono annedoti dei Grandi del Passato che fecero Grande l' Italia - raccontati da un uomo di sinistra, di altrettanto spessore, Tommasini:
Come non ci si può arrabbiare leggendo il contenuto di questi allegati e mettendoli al confronto delle notizie di politica che si leggono oggi? Nell’ amministrare le cosa pubblica, non serve essere alchimisti della politica quando ci si pone come obbiettivo il bene della comunità! Tommasini aveva soltanto la terza elementare.
Nannarè, non ci arrabbiamo, il confronto quando viene fatto con onestà, è costruttivo.
Ora voglio accontentare te e raccontarti alcuni aneddoti:
De Gasperi doveva andare in America, dopo la guerra e non aveva un cappotto, glielo prestò La Pira che in  un altro caso ne scambiò uno con un mendicante facendosi dare quello vecchio e sdrucito. Tornando a casa la governante gli chiese dove fosse finito il suo e cose fosse quello straccio che aveva addosso, lui candidamente rispose che lo aveva regalato ad un poveraccio che aveva freddo.
De Nicola invece si pagò lo stipendio di un anno di 11.000.000 di lire, da Presidente della Repubblica, perché l’Italia non aveva un centesimo.
Sempre nello stesso periodo l’allora presidente della Banca d’ Italia, Menichella, rifiutò lo stipendio di tre anni perché c’era stata la guerra e lui non aveva lavorato.
E per venire a giorni a noi più vicini, l’ allora ministro mi pare del Tesoro e lo fu anche per  l’Industria (come si chiamava allora) Pandolfi, lo vidi seduto sulle poltrone dietro al mio posto in aereo, in classe turistica su un volo per Torino e accompagnato solo da una persona.
A Fiumicino incontrai Almirante da solo e senza alcun portaborse dietro mentre si incamminava verso l’uscita dalla sala arrivi.
Vedi, l’onestà, il sapere e il desiderio di fare per gli altri, non hanno colore politico.
Leggete con molta attenzione gente!!!!!!! e meditate!!!!!!

domenica 20 giugno 2010

"SECESSIONE!!!!!!"

" leit motiv " del ventesimo raduno Leghista a Pontida

L' appuntamento del Popolo Padano, come ogni anno, è a Pontida e naturalmente tutti i Big sul palco ad arringare gli ardimentosi militanti che hanno sfidato la pioggia ed il freddo, pur di esserci.
Ne hanno fatta di strada Bossi, Calderoli, Castelli, Cota  e compagnia bella al grido W la Padania, ce l' abbiamo duro", Roma Ladrona, useremo i fucili per la padania libera , e giù con atti xenofobi, omofobi, con la bandiera italiana ci puliamo il culo, l' Inno N azionale è Va Pensiero e non Fratelli d' italia,   parole di intolleranza così gravi ed offensive da farci vergognare di avere alla guida dell' Italia siffatta gente che grida ad ogni piè sospinto "Secessione"  come è successo oggi a Pontida.
«Se non ci sarà il federalismo ci potrà essere solo la secessione ma non perché la chiederà la Lega ma perché la vorrà tutto il Nord». Queste le parole pronunciate dal sottosegretario alle Infrastruture, Roberto Castelli, dal palco di Pontida
Ma il Capo banda Umberto Bossi, marpione di lungo corso e stratega accorto placa gli animi dei militanti che da sotto il palco lo salutano al grido di 'secessione, secessione'. ''Per la secessione meglio la via pacifica che i fucili'', mette in chiaro Bossi. "La Lega è nata per la liberta' e sappiamo benissimo che ci sono molti milioni di uomini pronti a battersi per questo ma la via pacifica è la migliore. La lotta non finirà finché la Padania non sarà libera e so benissimo cosa vuole il Nord.
Il Senatur sgombra anche il campo dagli equivoci sorti dopo la nomina a ministro per l'attuazione del Federalismo di Aldo Brancher. "C'è un solo ministro per il federalismo e sono io". "Il federalismo lo facciamo io e Calderoli e la nomina di Aldo Brancher a ministro per la Attuazione del federalismo non comporta nulla perché a lui si è pensato di dare il decentramento che è importante".
Ma insomma a che gioco stiamo giocando, Berlusconi come fa a sopportare simili "quaquaraqua"? Ma gli Italiani dormono? Sveglia!!!!!!!!!!!!!! li vogliamo mandare a casa si o no?
Mandiamoli a casa, tutti, prima che sia troppo tardi!

"ECO-Recycling"


 perchè negli altri Paesi tra cui gli USA e non in Italia?


Mentre in Italia si organizzano Convegni, Tavole Rotonde, Incontri tra politici e cittadini e tutti si riempiono la bocca di belle parole come: Paese pulito, ambiente eco-sostenibile, lotta all' inquinamento, aria buona, Italia bella, salubrità, riciclaggio dei rifiuti, facciamo la differenziata,..... insomma blablablabla, tante chiacchiere e pochi fatti e quei pochi fatti se li fanno i soliti noti, le ditte ammanichettate con la malavita.
L' Italia diventa sempre più il paese della monnezza, perchè il problema esiste, ed è pure serio, specialmente nel Centro-Sud e sembra che l' attenzione sia solo molto superficiale, partigiana e affidata a lobby affaristiche poco chiare, mentre i cittadini subiscono e affogano nell' immondizia con inceneritori produttori di diossina, ceneri e sonstanze molto nocive per la salute.
Ma in America c'é un impianto "ECO-Recycling" in funzione che 24 ore su 24 smaltisce qualcosa come 250 tonnellate al giorno, sistema brevettato a livello mondiale.
I rifiuti da ospedali, da prodotti farmaceutici di ogni genere, pesticidi, acque inquinanti da industrie, tutti i generi di plastica, compreso PVC, fertilizzanti agricoli, fanghi di ogni genere, ecc., esclusi solo i rifiuti nucleari, si ricicla assolutamento tutto senza dover fare in continuazione investimenti per adattamenti tecnologici.
Un impianto di questo genere lavora a circuito chiuso, senza liberare sostanze inquinanti nell'aria. Il vapore d'acqua che si produce ha una percentuale di purezza del 99, 999984 % e alimenta un generatore che fornisce l'elettricità necessaria all'impianto stesso.
Insomma nell' era della globalizzazione è mai possibile che i nostri amministratori non si fanno un giretto in Giappone, in America, perchè non organizzano un pool di scienziati, professori universitari studiosi che ne sanno più di loro affidando una progettualità controllata ad imprenditori seri e non ai soliti  faccendieri che ammollano mazzette e poi fanno lavori approssimativi che nel corso del tempo si rivelano malfatti, maltenuti e nocivi?

venerdì 18 giugno 2010

ALLA VIGILIA DELLA DIFFERENZIATA


L' IDV organizza convegni tematici demagogici e propagandistici


Sono anni che a Roccasecca si parla di raccolta differenziata  per sensibilizzare l'opinione pubblica alla responsabilizzazione della tutela dell'ambiente, del riciclo produttivo e del contenimento dei costi della gestione della raccolta che si dovrebbe sostianziare in una riduzione delle tariffe dei RRSSUU, ma a tutt'oggi solo un mucchio di chiacchiere di Convegni anche se degni di nota uno con il dott. Montanari contro gli inceneritori ed un secondo, organizzato dall'Unione Cinque Città, esclusivamente per istruire i Cittadini alla raccolta differenziata
Quanti investimenti per la "differenziata" anche la Regione Lazio di Marrazzo con la collaborazione di  Mario Tozzi, ricercatore del CNR di Roma e presentatore televisivo RAI TRE e di Corrado Carruba, Presidente dell’ARPA Regione Lazio, investì all' epoca  ovvero nel 2008 circa 900 mila euro  per ridurre le differenze tra il Nord, dove da anni la raccolta differenziate è una realtà, e il Centro-Sud che stenta a decollare, escluse alcune isole felici.
Quanti investimenti  per una cosa giusta,  ma a tutt' oggi, per Roccasecca solo costi e niente benefici quanto sono costati alla comunità roccaseccana?
Quindi tutte lodoveli iniziative, come la prossima indetta dall' IDV, Anna Maria Tedeschi, che si terrà domani a Roccasecca Scalo," Differenzia il futuro - rifiuti: da minaccia a risorsa" che puzza lontano mille miglia di demagogica visibilità ed autoaffermazione, nella considerazione che la prossima primavera ci sarà il rinnovo del Consiglio Comunale.
Demagogia, pura e semplice demagogia per implementarsi nel tessuto roccaseccano, in vista della prossima tornata elettorale primavera 2011.
E' notorio a tutta la cittadinanza che la raccolta differenziata a Roccasecca è in dirittura di arrivo così ha pubblicizzato il neo presidente dell' Unione Cinque Città, Sergio Staci, qualche tempo fa, tanto che si vociferava già dal prossimo mese di luglio e "zacte" la volpina ti organizza un Convegno.
I problemi a Roccasecca sono proprio tanti che star qui ad elencarli per l' ennesia volta mi sembra oltremodo superfluo, come superfluo l' ennesimo Convegno sulla raccolta differenziata.
Pensiamo e sollecitiamo la cittadinaza ad aver cura e decoro del proprio paese, a sollecitare gli amministratori a ben gestire la "Cosa Pubblica" che la campgana elettorale si fa al momento delle elezioni o ci si sta predisponendo il terreno furbescamente?  vedi anche Le cinque città investono

giovedì 17 giugno 2010

L' UDC IN GIUNTA POLVERINI

ma la Cenerentola "Ciociaria", resta ai margini........ come al solito!!!

Pare che i giochi siano fatti e il  presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, opera il primo rimpasto: fuori Francesco Battistoni della provincia di Viterbo  e Antonio Cicchetti  della provincia  di Rieti e dentro l' UDC con Luciano Ciocchetti di  Roma ed Aldo Forte della provincia di Latina.
Luciano Ciocchetti si aggiudicherà l' Urbanistica ed Aldo Forte le Politiche Sociali.
Congratulazioni agli aggiudicatari che senza ombra di dubbio si faranno onore, come si son fatti gli affari propri senza avere il minimo riguardo per la ciociaria che è stata l' artefice delle fortune della Polverini.
Siamo alle solite, quindi, e per un Partito che sta dando segnali di moralizzazione, pulizia con l'  inizio di  una nuova storia di politica innovativa, una "rivoluzione silenziosa  e costruttiva" sempre e comunque all' insegna dell' impegno per la gente e con la gente, questo disconoscere la Provincia di Frosinone,  i suoi meriti e il suo sostegno mai venuto meno non mi sembra tanto giusto.
E' vero che il Ciocchetti ed il Forte( di Latina) hanno preso tanti voti ma è pur vero che qualora il primo accettasse il Posto alla Pisana, si dovrebbe dimettere dalla Camera ed al suo posto subentrerebbe automaticamente come 1° dei non eletti, guarda caso!!!... un parente del Forte (di Latina).
Insomma parlamentari con doppi, tripli, quadrupli incarichi per sè e per la loro parentela ( padre, madre, fratellio, sorelle ecc. ecc.).
Inviteri allora i vertici dell' UDC, con Casini e Cesa, in testa, che  oltre all' opera di pulizia dei drogati o pseudo tali, dei malavitosi e/o dei faccendieri,  si attivassero per togliere, o per lo meno ridurre, la cattiva abitudine dell' ingordigia dei doppi, tripli ..... incarichi per loro e per la famiglia.
Il Partito della Nazione che si andrà a costituire dovrebbe guardare oltre a personaggi politici datati, portatori di  voti, anche alle risorse umane, culturali, professionali e produttive di cui è ricca anche la nostra bella Provincia di Frosinone dimostrazione è stata data nell' ultima tornata elettorale da Foglietta, Volante, Fabio Forte che pur avendo incassato 8.966 consensi non ce l' ha fatta ad accaparrarsi un seggio della Pisana e nè è stato, a tutt'oggi, premiato dal Partito.
Siamo in pochi, oggi,  a guardare con serenità il futuro, ma il nostro sguardo è sincero, limpido e senza incertezze e il nuovo soggetto politico "Partito della Nazione", si spera compia il piccolo miracolo di essere autonomo, libero,  coerente e costruttivo e, con  l' impegno, con l'abnegazione, con un nuovo modo di fare politica, riuscirè a dare fiducia e far riavvicinare alla politica quei cittadini sfiduciati, quei giovani disaffezionati, ma soprattutto le famiglie che combattono giorno dopo giorno per una qualità di vita diversa. 

mercoledì 16 giugno 2010

Salvatore Cintola (UDC) nella rete "Dolly Show"


e il Segretario del Partito Lorenzo  Cesa ne decreta la sospensione e propone al Collegio dei Probi Viri, l' espulsione immediata


"Dolly Show" è stata chiamata la  brillante operazione messa a punto dalla squadra narcotici di Palermo la scorsa notte che ha portato allo smantellamento di una ramificata associazione criminale specializzata nel  pericoloso  traffico di stupefacenti, in particola di hashish e cocaina,  ed all' arresto di 29 spacciatori.
Sembra che tra i clienti di quella  rete di spacciatori vi sia anche il deputato regionale Salvatore Cintola, 68 anni, dell'Udc,  che pare mandasse la segretaria, anch'ella coinvolta nella retata ed arrestata con l' accusa di spaccio.
Sembra che andasse con l'auto blu a fare approvvigionamento della polvere bianca per se e per il Capo, Salvatore Cintola
Infatti i Magistrati inquirenti indagano non per l' accusa di consumo di sostanze stupefacenti bensì che, mentre era a Palazzo dei Normanni, sede dell'assemblea regionale siciliana, avrebbe dato disposizioni alla segretaria di acquistare la cocaina, ed  i soldi, circa mille euro in contanti, li avrebbe mandati con l'autista in auto blu.
In attesa degli sviluppi giudiziari che accerteranno l' effettivo coinvolgimento e la gravità del  reato, la notizia vera, per il mondo della politica è che appena appurata la notizia dell' operazione antidroga di Palermo, Il Segretario dell' UDC, Cesa, ha sospeso dal partito il deputato regionale dell'Ars, Salvatore Cintola, proponendo ai Probi Viri l'espulsione immediata dal partito e chiedendo al capogruppo all'Assemblea Regionale, Rudy Maira, di procedere all'espulsione immediata anche dal gruppo. "Al di là dell'accertamento dei fatti, che ci auguriamo avvenga al più presto - afferma Cesa in una nota - la condotta morale tenuta da Salvatore Cintola, che già da tempo con le sue scelte politiche si era di fatto collocato fuori dall'Udc, appare incompatibile con i valori dell'Unione di Centro e rende improponibile la sua permanenza nel nostro partito". "Come si vede da questa vicenda - conclude Cesa - facciamo bene a difendere la possibilità dei magistrati, in collaborazione con le Forze di Polizia, di avvalersi delle intercettazioni, che sono uno strumento fondamentale per la lotta alla criminalità".

lunedì 14 giugno 2010

Il TAGLIO DEL NASTRO LEGHISTA

deve essere accompagnato dall' Inno Nazionale Leghista


"Và Pensiero" invece di " Fratelli d' Italia"  al momento "clou" del taglio del nastro dell' inaugurazione della scuola di  Fanzolo di Vedelago, è ciò che ha preteso il Governatore del Veneto, il Leghista Zaia,  presenziando all' evento istituzionale.
Ancora un vergognoso insulto all' Italia e all'intero popolo  Italiano, un affronto, uno schiaffo che ha fatto gridare allo scandalo non solo le opposizioni ma anche alcuni compari del PDL che , forse, stanno aprendo gli occhi fino a questo momento foderati di prosciutto.
Le strategie Leghiste sono ormai chiare a tutti, con l' eccezione del premier Silvio Berlusconi che continua ad essere succube dell' amico Bossi: giurano  fedeltà alla Costituzione, al rispetto delle regole nazionali,  agli usi ed ai costumi italiani ma quando gli viene "fatta" abiurano il tutto per dare ed affermare il "tocco" Padano.
Altro che aspirazione all' Unità d' Italia, di cui ricorrono proprio quest'anno  i festeggiamenti dei 150, alla bandiera italina, all' orgoglio Italiano, alla nazionale di calcio Italiana, che oggi debutta a Città del capo, all' Inno Nazionale, "Fratelli d' Italia".
Ormai gli episodi anti-unità, anti-italianità,  si stanno susseguendo in tempi e modi così stretti, che la decenza è stata superata, surclassata dall' arroganza, dalla tracotanza, dovuta, forse, alla presunzione che l' essersi espansi in modo così esponenziale sia concesso loro di agire ed operare secondo il codice Padano e mettere in atto leggi Padane per una presunta "Razza Padana".
La maggior parte del Popolo Italiano non ne può proprio più delle sparate dei Leghisti tantè che invitano, il Governo ed il Parlamento Italiano a non sottovalutare simili atteggiamenti e a prendere i dovuti pubblici provvedimenti di riprovazione nei confronti del Governatore Leghista, Luca Zaia.
Le feste e le manifestazioni istituzionali, ancorchè del Nord della Nazione,  e quindi pagate con i soldi di tutti gli Italiani non devono, nel modo più assoluto, essere ridotte a raduni Leghisti con inni Leghisti. 

domenica 13 giugno 2010

ANCORA SU CHAVEZ

ricevo e pubblico una e-mail di un simpatizzate del dittatore, cui puntualmente rispededisco al mittente calunnie e disinformazione

da damiano calla   
a nannarella.rossini@gmail.com
data 13 giugno 2010 01.19
oggetto opinione sul Venezuela
proveniente da    hotmail.it
  

Buongiorno mi chiamo Damiano e vivo serenamente da tre anni in Venezuela ho letto ho ,letto il suo articolo sul Venezuela che e' un delirio di falsita' , lei in Venezuela e' mai venuta prima dI Chavez? credo proprio di no.
Sarebbe ora di smettere di vedere tutto con destra sinistra e cretinate del genere, perche non si informa di come vive e muore la gente della democratica colombia o peru.

Anna Maria Rossini
 a damiano
Salve Damiano,

Che Lei viva serenamente in Venezuela, nutro seri dubbi, ma ammesso che sia così e buon per Lei, non le consento di contestare la mia visone sul Veneuela di Chavez che, purtroppo è la testimonianza non solo mia ma di tanti, e dico tanti amici che stanno vivendo il delirio di Chavez.
Sono stata in Venezuela prima...e correva l' anno 1973  e precisamente a Caracas e.... dopo nel 2005 viaggio-vacanza Caracas, Margarita, los Roques.
In quanto a falsità è Lei carissimo Damiano che le ha propinate e/ o le vuole propinare ai lettori che conoscono la triste realtà di quel paese martoriato dal regime di Chavez dove vive bene chi lo appoggia e lo sostiene come i militari e i poveracci dei Barrios che si accontentano di un tozzo di pane facendo una vita di m......
Non scrivo dei paesi che non conosco come lei fa citando la Colombia e il Perù

venerdì 11 giugno 2010

IL PD TRA I DUE FUOCHI

Sinistra e libertà e... l' Italia dei Valori.... o meglio tra Vendola e Di Pietro

Ci si sta incaponendo con un sistema maggioritario fortemente voluto da Berlusconi e Occhetto nel 1993-1994, maggioritario  che avrebbe dovuto cancellare, l' instabilità politica, la frammentazione dei partiti, la corruzione ecc. ecc- ma che,  alla luce dei fatti si è rivelato tutto un "bluf" perchè il nostro Bel Paese si è  aggravato dei mali incurabili: il malgoverno, il malaffare, la corruzione, l' ignoranza, il pressappochismo, la commistione tra politica ed affari che stanno mettendo a dura prova il SISTEMA  DEMOCRATICO su cui poggiava l' Italia.
Insomma non doveva essere la seconda Repubblica a dare volto e sostanza alla nuova Italia, con il sistema maggioritario, il bipolarismo, la democrazia leaderistica? I mali del Belpaese non venivano tutti dalla Prima Repubblica “consociativa”, priva dell’alternanza, asfissiata nel sistema elettorale proporzionale e dalle preferenze?
L' UDC, tra l'altro l' unico opravvissuto alla "Macelleria del Maggioritari" e tutti gli altri Partiti di Sinistra sono stati falcidiati dalla legge " Porcellum" di quell' intelligentone di Calderoli in nome di un acclamato ed osannato bipolarismo hanno subito.
Non si può sottacere, inoltre, la bella pensata del pidiellino Veltroni strenuo difensore del "maggioritario" che scacciò, come mosche noiose, gli amici Verdi, Rifondazione, Comunisti Italiani decretando così la loro fine, ma,  prediligendo l' IDV, e questo non si è proprio capito,  che non solo si è salvata ma che si sta rivelando l'artefice delle disgrazie e del declino del PD,
Insomma il PD  con la sua “vocazione maggioritaria” ha cancellato gli alleati di sinistra e regalato  di fatto l’Italia a Berlusconi e a Bossi.
Così è iniziata la lenta agonia del "Glorioso" e "Principale" partito di opposizione  a Berlusconi, il  Partito Democratico che tutti imputano alle scelte delle leadership tutte sbagliate fino all' ultima di Bersani.
Intanto Berlusconi prosegue alla "grande" sul cammino dell' affermazione popolare tant' è che sta progettando di passare dal bipolarismo al bipartitismo.Ci sarà nel PD un nuovo Veltroni che lo acconsentirà e lo seguirà oppure lo sgretolamento sarà di una tale portata che l'alleato (IDV)  da gregario diventerà leader di tutte le Sinistre?
Ma a Sinistra qualcosa si sta muovendo e sono sicura che Nichi Vendola ( Sinistra e Libertà) non se ne starà buono e tranquillo ad assistere alla scalata del Tonino Nazionale che urla come suo costume: "Vendola non può essere il futuro candidato a "premier" e alle prossime elezioni devono esserci candidati di destra e di sinistra che rappresentino la pacificazione sociale. Per questo non abbiamo bisogno di Nichi Vendola che rappresenterebbe una fascia estrema di tutta la sinistra".
Ma il poeta Nichi Vendola sta arrotando   i coltelli con eleganza ed intelligenza per sferrare il colpo mortale al PD con conseguente affossamento dell' IDV.
Dice infatti:" I processi di rinnovamento matureranno da se, oppure, mi piacerebbe contribuire a fare la differenza tra un rito di sepoltura ed uno di battesimo della nuova coalizione"  e lo dice nelle fabbriche, lo dice in televisione, lo dice a Bari, a Roma, a Torino in tutta l' Italia.
Insomma il PARTITO DEMOCRATICO di che morte morirà e per mano di chi Tonino o Nichi? I sondaggi dicono Nichi ed Io ne sono particolarmente felice!! Viva la ricchezza delle idee del poeta Vendola e abbasso la furbizia contadina di Di Pietro!!!
Sia ben chiaro che il mio partito del cuore è il PARTITO DELLA NAZIONE!!!!

mercoledì 9 giugno 2010

L' ITALIA DEI .... FUMI E DEI FUMENTI


Altro che dei Valori !!!!!!!

......e il leader Tonino, il Presidente, massimo esponente, massacratore della prima repubblica è oggi alla ribalta per i "manichei" ragionamenti che cozzano con la sua quotidianità e che lo inducono alla difesa e non alla fustigazione.
Le cricche, il malaffare, gli inciuci gli impianti accusatori facevano del Di Pietro l' icona della correttezza, della pulizia morale ed ideologica.
Noi...Italia dei Valori!!!!!, diceva ad ogni piè sospinto siamo i tutori della legalità, della giustizia dell' onestà per la rinascita dell' Italia, per un Paese migliore.
Ma sembra che neanche loro siano immuni dalla corruzione, dalle tangenti, dalle commistioni fra politica e affari, insomma tutto tale e quale, se non peggio, dei tempi di Tangentopoli, solo che a questo giro si trova dall' altra parte.  
Il Tonino, per aprirsi un "pertugio" nella Politica che conta, brigava a più non posso ora reclamando ed ottenendo una candidatura sicura  in una regione rossa, ora   alleandosi con il PD  per poter raggiungere un quorum altrimenti impensabile e nel mentre si confezionava uno statuto fatto.... in casa Di Pietro con poteri "assoluti " al Presidente fondatore "fino a sua rinuncia" Cioè a vita.
Quindi gestore unico ed insindacabile di tutto "l' ambaradan" dell' IDV  è il leader Antonio Di Pietro che è  titolare esclusivo dei finanziamenti, supervisore degli iscritti e della composizione delle liste, insomma .."ghe pensi mi".
Arrivano i rimborsi elettorali delle elezioni Europee? no problem, è mio pensiero: gestione privata  ha detto il suo amico Veltri.
Tra il 2002 e il 2008  il gestore Unico prendeva in fitto sedi dell' IDV dalla società An.To.Cri acronimo di Anna, Toto, Cristiano guarda caso, i suoi tre pargoli, impegnati in acquisto e vendite di immobili con un giro di circa 4 milioni di euro, così dicono i ruomors.
Insomma, anche se niente di penalmente rilevabile, ma è fuor di dubbio che simili comportamenti, come l’acquisto di case tramite prestanome, o immobili «proibiti» per legge ai parlamentari in carica siano criticabili dai più, visto che si è sempre eretto a paladino della questione morale  e, in quanto tale ci si sarebbe aspettato una condotta più che irreprensibile mentre  al contrario si è ravvisata un' azione  più che disinvolta  nei suoi interessi privati.
E' arrivata l' ora del risveglio delle coscenze;  è arrivato il momento di dire pane al pane e vino al vino perchè la sua "autostrada" fondata sui "fumi" e sui "fumenti" si arresti e si assesti su posizioni ben diverse da quelle intraprese.

lunedì 7 giugno 2010

IL VENEZUELA DI CHAVEZ

"Shangri-La" per alcuni Compagni Komunisti Italiani, comodi nella Democrazia

Le vetuste ed obsolete idee Marxiste-Leniniste  sono così radicate in alcuni sinistrozzi, radical chic italiani, che, ben lungi dalla conoscenza dell' effettivo stato socio-economico-culturale in cui versa il Venezuela di Chavez,  invece di andare e verificare di persona lo stato di regresso socio-economico della dittatura di Chavez, si indignano e pontificano  pure se qualche persona, della cui onestà intellettuale, metterei la mano sul fuoco, fa sapere al Mondo il degrado e l'abbandono in cui versa la Nazione, un tempo la più ricca dell' America Latina.
E' sotto gli occhi di tutto il mondo il regresso economico, sociale e culturale che sta portando il paese latino-americano, il più ricco di risorse naturali, che prima di Chavez godeva la fama di paese emergente con una economia ricca e florida, paese che ha fatto la fortuna degli Italiani ivi emigrati negli anni 40-50, allo stesso livello degli altri poveri stati confinanti.
La recrudiscenza della politica soppressiva e violenta  di Chavez sta scatenando una vera e propria guerra civile concatenata, sicuramente alla crisi economica mondiale, e al crollo del prezzo del petrolio, ovvero l'oro nero del Venezuela, su cui il dittatore Chavez aveva fondato la Sua politica di espansione egemonica sud-americana, con la distribuzione a prezzo ridotto se non gratuitamente agli amici Cubani e Onduregni ecc
Ora che le entrate relative all'esportazione del greggio, su cui aveva fondato il proprio potere, si sono assottigliate, ora che, sicuramente, "gli alleati strategici"(leggi fornitori di armi), Iran e Russia, non sono più sicuri della solvibilità del governo Chavez, ora che l'Equador è in forte disagio per il "forse" circa il rimborso dei crediti esteri, vista  la povertà galoppante, Chavez è in balia della Sua megalomania distruttiva del Venezuela, dei Venezuelani e degli Italiani ivi emigrati.
Sono proprio questi ultimi, ma non sono i soli,  che lanciano un grido di aiuto per le loro imprese a rischio fallimento e meditano di abbandonare tutto e tornare nei loro paesi perchè la sitazione è diventata insostenibile e a pericolo "Vita" e  i famosi sinistrozzi di cui sopra ......li additano come "elite" i cui patrimoni devono essere redistribuiti ai poveri come sta facendo Chavez.
Tirano pure fuori dati della CIA che illustrano il benessere e la crescita economica del paese ma un anonimo gli ha risposto:
Ribadisco che è male informato. Evidentemenmte neanche la CIA è bene informata. Ma ribadisco, vada personalmente, vada personalmente a Caracas dove il numero dei morti è crestiuto esponenzialmente. Comunque la CIA non è il Sole 24 ore, non mi pare proprio siano esperti di finanza.
Ma lasci perdere le chiacchiere vada personalmente e tocchi con mano come sta la gente. Il livello di corruzione etc... eppoi chieda ai suoi amici se prima di Chavez facevano 4 ore di fila per comprare una dozzina di uova. La situazione è disastrosa per chi è povero mentre per chi è ammanicato con il regime e può fare acquisti in dollari al cambio ufficiale eppoi rivenderseli in nero si fa i bei soldini. Poi le pare plausibile che per un paese che galleggia sul petrolia debba essere senza luce ??
Ricordo inoltre agli smemorati Komunsti che il Parlamento Europeo, su proposta del PPE e ALDE, ha condannato Ugo Chavez per violazione dei diritti umani,della democrazia e dello stato di diritto" in Venezuela.
Se il Venezuela di Chavez è "Shangri-La", perchè allora non vanno a viverci, invece di di cricare tanto la Democrazia Italiana? 

FINANZIARIA LACRIME E SANGUE

e il leghista Calderoli .... la butta in caciara con l' ennesima  boutade : "Sacrifici per il calcio"

Il Ministro delle Semplificazioni, il Leghista Calderoli, è un artista del  depistaggio dell' opinione pubblica dai veri problemi e dalle serie soluzioni, prerogativa del Governo e del Parlamento.
L'ultima sua  sparata: "C' è la crisi e propongo ai giocatori della nazionale di rinunciare ai premi e chiedere ai club di ridurre ingaggi".
Ma siamo seri !!!!!!! suvvia!!!!!!!!!! Ci aspetta un futuro triste di un' Italia sempre più povera e a disuguaglianza sociale  e vedi in che mani stiamo!!!!!!!!
Purtroppo sappiamo che l'essere serio, l' essere costruttivo, l' essere intelligente, non appartiene al Ministro  Calderoli che si delizia in esternazioni a dir poco sciocche e prive di significato visto che i Calciatori non sono nè dipendenti dello Stato nè Politici accreditati al sostentamento degli italiani.
Sorge quindi il sospetto che la sua uscita a....."schiove", come dicono i napoletani, sia frutto di un vero e proprio depistaggio alla tematica dell' economia e della manovra economica il cui iter di discussione è iniziato proprio oggi alla Camera.
Se proprio ha contezza della crisi Italiana,  perchè non ha dato il via libera alla riduzione delle Province Padane? Lo sa quanto costano e quanto sperpero di denaro pubblico? Lo sa, Lui, quanto risparmio ne verrebbe a sostegno della crisi?
Si sono tagliati i costi della Casta, è vero, ma con un irrisorio taglietto che il Ministro Calderoli poteva proporre più sostanzioso o no?
Invece "sfrugulia " l' opinione pubblica, sensibile ai costi delle caste,  con argomenti che sono ben lontani dall' essere prerogativa di Tremonti, del Governo e del Parlamento tutto.
Ormai si è capito che la Lega, partito di furbe e mediocri menti, come quella di Calderoli, ha costruito la sua fortuna approfittando del disgusto dell' elettorato per tutta la politica con il conseguente allontanamento e come dicono, ad ogni piè sospinto: "siamo sul territorio, operiamo tra la gente e ne percepiamo le prmarie esigenze".
Sarà pure vero ma l' Italia è una Nazione di cui la Padania è una minima parte, per cui, carissimo Calderoli, visto che governi o impari ad elevare i tuoi pensieri e le tue azioni oppure dimettiti perchè l' Italia ha bisogno di una classe politica all' altezza di risolvere le annose problematiche di discrepanza sociale tra il Nord ed il Sud, di sviluppare l' economia, di azioni incisive volte a far uscire il Paese dalla morsa della crisi e non demagogiche esternazioni di depistaggio.            

domenica 6 giugno 2010

I GIALLI ROCCASECCANI

bravi sì, ma il  PULMINO SCUOLABUS se lo è aggiudicato  Ascea

Si sono battuti come Leoni fino all' ultimo, i ragazzi della squadra gialla capitanata dal Prof. Di Vito Antonio, che da coach di qualità li ha stimolati e seguiti fino alla finalissima di oggi con il suo epilogo... di posizionamento, al II posto.
Quindi, dopo tanto lavoro, supportati dall' entusiamo della cittadina, da una organizzazione ineccepibile della professionalità di mamma  Rai, dai tanti artigiani, cuochi e ristoratori che hanno presentato al mondo le loro prelibatezze, resta un pò di amaro in bocca per non aver raggiunto l' obiettivo.Speriamo, comunque che vi sia un ritorno in termine di pubblico che voglia venire ad apprezzare le cose belle e buone che la Patria di San Tommaso offre.
Ma ammesso e non concesso che vi sia un ritorno turistico, la cittadina è nella capacità di offrire infrastrutture ricettive adeguate?
Sembra proprio di no, a parte qualche trattoria-pizzeria che si fa onore, un agriturismo, e qualche bed ed breakfast e la leggendaria, unica "Locanda del Castello"-capacità di sviluppare e dare impulso al turismo zero sotto zero.
Ma i nostri amministratori si sono sempre "sollazzati", in questi quattro anni, solo con attività ludiche collettive atte a distogliere l' attenzione dai veri e reali problemi che attanagliano Roccasecca, forse perchè sono maestri nell' arte di ottundere le menti del Popolo dando, come nel passato remoto,:"Pane e giochi"  formula del benessere popolare e quindi politico; un vero strumento in mano al potere per far cessare i malumori delle masse.
La cosa indigna e non poco qualche benpensante che, non per criticare le manifestazioni goderecce che tra l' altro costano pubblici soldini, si pone la domanda: ma sono proprio queste le priorità di Roccasecca?
O piuttosto le strade tutte maltenute e sporche  come pure i vicoli del centro, sudiciume e discariche  ovunque ? solo per "ri-citare" qualche cosina detta e ridetta ?
Insomma il penultimo anno di sindacato, Giorgio, e il suo gruppo di potere, porta a termine brillantemente, non il programma per cui è stato eletto, ma l' unica cosa cui pare siano propensi alcuni amministratori, ovvero le attività ludiche collettive, come la partecipazione a Mezzogiorno in Famiglia costata circa 20 mila euro più o meno. Non vi pare che siano un "tantinello" eccessivi per farsi una pubblicità elettorale personale? 

sabato 5 giugno 2010

LA CASTA DELLE TOGHE

in rivolta perchè il Governo ha toccato la loro "saccoccia "

L' Associazione Nazionale Magistrati, come i metalmeccanici, incrocerà le braccia e scenderà in piazza contro la manovra economica del Governo Berlusconi.
Che Berlusconi e il suo governo fosse inviso alla corporazione dei Magistrati era notorio, ma che arrivassero alla protesta di Piazza e allo sciopero  non ci si pensava minimamente, visto che la categoria è tra le poche a godere di privilegi non indifferenti, con stipendi ben al di sopra della media europea  della stessa categoria  ed una libertà d' azione sancita dalla Costituzione e da leggi dello Stato.
I sacrifici vanno bene per tutti ma per gli intoccabili no!!!!!! è inaudito che tutti si è chiamati, ma solo i soliti a rispondere ( Pensionati e Lavoratori dipendenti), questa è "l' Italietta Nostra".
La Lobby dei Magistrati, all' apprendimento del piccolo ritocchino ai loro emolumenti insorge con il seguente approccio:"La manovra è punitiva e paralizza l’intero sistema giudiziario, mina l'ndipendenza della Magistratura e colpisce soprattutto gli stipendi dei giovani magistrati che subiscono una riduzione fino al 30 per cento".
Ah! ah! ah! ma è il taglietto del 30% (?) e questo proprio che non va giù e si incontrano, si organizzano e forti di un forte sindacato molto protettivo (L'ANM) decidono di far sentire la loro protesta alzando barricate proprio come i Metalmeccanici.
Quindi il prossimo 1° Luglio la data proposta, per l' inizio dell' azione di protesta, dal presidente dell' ANM Luca Palamara al Comitato direttivo con l' accoglimento di tutte le correnti della magistratura, quindi non solo giudici ordinari, ma anche gli amministrativi e i contabili
Ma i magistrati non si limiteranno a incrociare le braccia per un giorno contro la manovra economica del governo, ma nel periodi tempo compreso tra il 7 e il 21 luglio prossimi attueranno anche più giornate di sciopero bianco, nel senso che non si faranno più carico dell'attività di supplenza che normalmente svolgono per carenze del personale amministrativo.
Insomma al malfunzionamento della giustizia, secondo loro, verrà posto un freno non toccando la loro " saccoccia" e, invece dare suggerimenti costruttivi, sono solo capaci di armare  la piazza proprio come i Metalmeccanici, solo che questi la crisi la stanno vivendo sulla loro pelle e di bruttoooooooo!!!!!  

venerdì 4 giugno 2010

I DIFENSORI DI CHAVEZ

Sinistrozzi che, a prescindere,  aprono bocca  e tirano fiato, ma le sofferte testimonianze  li zittiscono

Riporto, senza nulla togliere, qualche commento al mio articolo: " Il Parolaio Chavez"


Mauro Vanetti ha detto...

In questo pessimo post, stai dicendo che le cose vanno male per gli imprenditori in Venezuela, e specialmente per l'élite imprenditoriale di origine italiana. Credo che sia vero, ma questo non ci dice niente sulla condizione della maggioranza dei venezuelani, che sono o lavoratori o addirittura poveri che vivono di espedienti. In effetti quel che sta succedendo in Venezuela è che la ricchezza si sta trasferendo dai ricchi ai poveri (pur con molte contraddizioni dovute al ruolo della burocrazia bolivariana, il cosiddetto "chavismo blu" o "borghesia in camicia rossa" come la chiama Chávez stesso), il che mi sembra sia esattamente quel che ci si aspetterebbe da un governo che si proclama socialista. E mi sembra sia anche un bene.
Sulla crescita economica venezuelana, sei mal informato. Quest'anno il PIL forse diminuirà, ma questo viene dopo una grande crescita iniziata nel 2005:
    2005 +17%
    2006 +9%
    2007 +10%
    2008 +8%
    2009 +5%
Questo è stato possibile anche grazie agli espropri che lamenta il tuo amico imprenditore.
Cordiali saluti.
  
Anonimo ha detto...

Caro signor Vanetti lei parla dei poveri ma... ha parlato con loro ??? a me risulta che non stiano affatto bene, che ci sia un'inflazione di oltre il 30 % che massacra proprio i poveri e che ammazzino per nulla o quasi chiunque ha visto quanti morti ci sono a Caracas proprio nei week end ?io ho dei parenti lì, e sono proprio poveri e stanno sempre peggio: negli ospedali non cè nulla, tutto è a pagamento con una delinquenza imperante. Prima di criticare gli imprenditori che sono sul posto ci vada anche lei, si faccia un giro, parli con la gente e se non la sgozzano e torna vivo in Italia poi ne ripaRLiamo.
cordiali saluti
   
Anonimo ha detto...

Anche i dati sul pil del Venezuela sono errati, si documenti meglio su internet:-
Crescita reale del PIL (%)
    2008 +4,8%
2009 -3,0%
2010 -3,4 %

 un imprenditore italo-venezuelano ha detto:

"oggi a iniziato a parlare nel tv publica alle 12 e a finito di parlare alla 16:45 ma chi paga tutte queste ore e ti dico  200 container di prodotti alimentare se sono fracidiati perche sono passate piu di 65 giorni a sdoganare i container.
 
Una ragazza venezuelana 
 
questa è la verità...e ha ragione l'intervistato...i giornali scrivono tante di quelle minchiate e non menzionano assolutamente problemi di questo genere...veri problemi che stanno rovinadno giorno per giorno un paese che è a dir poco splendido...

giovedì 3 giugno 2010

SACERDOTE PADRE-PADRONE

Minaccia la sospensione della Cerimonia della  I^ Comunione se presente fotografo non accreditato

Il Pastore della Comunità della Chiesa di Santa Margherita di Roccasecca-Centro, domenica 30 maggio u.s. è stato al centro di una polemica che, così come  è stata riferita, lascia davvero "basiti".
L' amore, la carità, la condivisione, Gesù, Cristo, la non sopravaricazione, la dolcezza,  insomma tutti i bei sentimenti di solidarietà umana, che la Chiesa Cattolica  predica, pare, che si fermi solo alla predica, però, perchè l' interiorizzazione e l' attuazione è solo  per i credenti se vogliono riservarsi un posto in Paradiso.
Ma il Paradiso e l' Inferno è su questa terra e sono le persone che vivono, come meglio aggrada, nel proprio Paradiso o nel proprio Inferno.
Detto questo,  per ritornare all' accadimento, pare che il Ministro della Chiesa di Roccasecca, ancora una volta, non abbia mostrato il volto caritatevole, bensì di cerbero intransigente, giustiziere di una inumanità inenarrabile.
E' giovane, umile, bisognoso di lavoro, con una dignità che solo chi non è abituato ad elemosinare ha; orgoglioso di poter dimostrare i suoi talenti e l' occasione gli veniva data da due famiglie di Roccasecca che gli commissionavano un album fotografico a ricordo della Prima Comunione dei loro bimbi, ha un sogno: quello di  farsi conoscere per potersi immettere sul mercato dei fotografi:
Il suo sogno gli viene, però, "stroncato" dal Ministro di Dio di Roccasecca, una mattina speciale  di un giorno speciale :" Prime Comunioni".
Orgoglioso di dimostrare la sua bravura  e munito di attrezzatura fotografica si presenta al cospetto del  Suo Pastore per chiedere nuovamente l' autorizzazione allo "scatto" durante la cerimonia, ma la gentile richiesta di lavoro onesto  ha una risposta  che lo gela:" QUI COMANDO IO E TU NON SCATTI"- "IL FOTOGRAFO DELLA CERIMONIA E' UNO SOLO E LO SCELGO IO" e    se casomai ti azzardi a disobbedire: "INTERROMPO LA CERIMONIA".
Il ragazzo silenziosamante rinuncia al tozzo di pane giornaliero e al suo sogno di dare dimostrazione dei suoi talenti per un futuro migliore, solo  per evitare di rovinare il giorno più bello di ricevere Gesù ai bimbi, ben conoscendo il "Padre-Padrone".

mercoledì 2 giugno 2010

IL PAROLAIO CHAVEZ

Comunista, Populista, Affossatore dell' Economia Venezuelana

Tronfio di Ego malsano, nel delirio più assoluto,  il Presidente Venezuelano, Ugo Chavez, continua a portare alla deriva uno dei Paesi più ricchi dell' America Latina.
I tanti italiani che in epoche passate emigrarono e fecero fortuna, oggi vivono nel terrore con una economia che non solo non decolla ma arretra di anno in anno.
Come si può predicare  bene e razzolare male?!!!, cosa indegna, ma lo fanno i Preti e lo ha fatto e lo sta facendo tutt'ora Ugo Chavez in barba alla democrazia, al benessere, in barba allo sviluppo sociale, in barba all' ordine e al decoro di un Popolo un tempo ricco e stimato dal Mondo.
Ultimo show di Hugo Chavez è andato in onda in diretta tv dal Palacio
Miraflores, durante la visita del  nostro ministro degli Esteri Franco Frattini per stipulare  una serie di accordi di cooperazione nei settori delle infrastrutture, della sanita' e dell'educazione. 
Esordisce platealmente: "Invio un grande abbraccio a Berlusconi, al governo italiano e a tutto il popolo italiano che noi venezuelani amiamo", elogia da grande istrione,  "la grande capacita' di costruire dell'Italia e auspica "una presenza dell'Italia in Venezuela ogni giorno maggiore".
Blablablabla .......una cosa dice e un'  altra ha nel cuore e nella mente basti pensare ai 200 milioni di dollari che deve alle imprese italiane, ma pare che Frattini abbia avuto notizia della soluzione di pagamento i due tranche.
Ma quale sicurezza assicura agli Italiani, quando la delinquenza e il disordine fanno si che un giorno sì e un altro pure vengono sequestrati Cittadini Italiani, derubati delle loro cose e a volte uccisi come come cani?
A Caracas le case, fino all' ultimo piano, sono protette da grate perchè i furti sono all' ordine del giorno e la vita umana non vale un dollaro bucato; i ranchitos (baracche) sorgono come funghi anche intorno ai quartieri bene senza una regolamentazione urbanistica e sociale.
Fanno ridere gli annunci che la stampa italiana di sinistra ha goonfiato a dismisura: la firma il decreto che prevede l'aumento dei salari minimi venezuelani del 30%, portando cosi il salario minimo venezuelano al primo posto in america latina con 372 dollari, anche ai pensionati... in oltre è già stato annunciato che dal primo maggio del 2010 la giornata lavorativa venezuelana passerà da 8 a 6 ore... questo grazie ai processi di nazionalizazione delle maggiori fonti economiche del paese come la banca centrale, i pozzi di petrolio e l'azienda metallurgica SIDOR.
Intanto la stessa notizia in Venezuela ha fatto rivoltare i cittadini che conoscono bene Chavez, la sua  politica  ed i suoi annunci vi riporto di seguito lo  sfogo di un imprenditore italiano così come mi è pervenuto:
Chavez e un figlio de p.....a scusami la mia rabbia nel venezuela ogni giorno siamo 2 hore senza luce tutti i giorno dobbiamo fare la fila nel supermercato non ce olio zucchero farina etc ogni settimana muorono in assasinato piu di 200 persone sicurezza zero non ce dollari per la importazione sta spropiando tutte le industrie grande e un delincuente; ma perche´certa stampa al posto di scrivere minchiate non intervista le persone che vivono inquei paesi, sarebbe l´unica maniera per sapere la verita´ma gia´non e´comodo.
La gente e illusa con questi branqui de delincuente politici analfabeta e ladri ormai la mallatia lo sa chi la soffre. -In questa settimana hanno rubato 4 ville de amici miei e io sono tra parentesis in un posto tranquillo ma che tranquillo ormai questi assesini di presidenti del sud america sono lo peor.
Credo che e arrivato il momento di vendere tutto e scappare oggi mi e arivato il sindacato al lavor dove sto costruendo e sono arrivati il sindacato Bolivariano fuerza activa e son sciesi con delle pistole a chiedermi soldi se no mi fanno la vita impossibile stiamo peggio della camorra e della mafia e sono appogiati dal governo.
Questo è Ugo Chavez