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lunedì 14 giugno 2010

Il TAGLIO DEL NASTRO LEGHISTA

deve essere accompagnato dall' Inno Nazionale Leghista


"Và Pensiero" invece di " Fratelli d' Italia"  al momento "clou" del taglio del nastro dell' inaugurazione della scuola di  Fanzolo di Vedelago, è ciò che ha preteso il Governatore del Veneto, il Leghista Zaia,  presenziando all' evento istituzionale.
Ancora un vergognoso insulto all' Italia e all'intero popolo  Italiano, un affronto, uno schiaffo che ha fatto gridare allo scandalo non solo le opposizioni ma anche alcuni compari del PDL che , forse, stanno aprendo gli occhi fino a questo momento foderati di prosciutto.
Le strategie Leghiste sono ormai chiare a tutti, con l' eccezione del premier Silvio Berlusconi che continua ad essere succube dell' amico Bossi: giurano  fedeltà alla Costituzione, al rispetto delle regole nazionali,  agli usi ed ai costumi italiani ma quando gli viene "fatta" abiurano il tutto per dare ed affermare il "tocco" Padano.
Altro che aspirazione all' Unità d' Italia, di cui ricorrono proprio quest'anno  i festeggiamenti dei 150, alla bandiera italina, all' orgoglio Italiano, alla nazionale di calcio Italiana, che oggi debutta a Città del capo, all' Inno Nazionale, "Fratelli d' Italia".
Ormai gli episodi anti-unità, anti-italianità,  si stanno susseguendo in tempi e modi così stretti, che la decenza è stata superata, surclassata dall' arroganza, dalla tracotanza, dovuta, forse, alla presunzione che l' essersi espansi in modo così esponenziale sia concesso loro di agire ed operare secondo il codice Padano e mettere in atto leggi Padane per una presunta "Razza Padana".
La maggior parte del Popolo Italiano non ne può proprio più delle sparate dei Leghisti tantè che invitano, il Governo ed il Parlamento Italiano a non sottovalutare simili atteggiamenti e a prendere i dovuti pubblici provvedimenti di riprovazione nei confronti del Governatore Leghista, Luca Zaia.
Le feste e le manifestazioni istituzionali, ancorchè del Nord della Nazione,  e quindi pagate con i soldi di tutti gli Italiani non devono, nel modo più assoluto, essere ridotte a raduni Leghisti con inni Leghisti. 

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