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sabato 3 luglio 2010

LA REGIONE LAZIO RICLASSIFICA CERRETO

 
ma l' amministrazione Giorgio  non produce ricorso e la Consigliera  Regionale, Anna Maria Tedeschi (IDV) che aveva millantato una interrogazione, tace !!!!!!!!!!!!!!


Si è consumato, nell' indifferenza più assoluta, l' ennesimo sopruso ai danni dei deboli, indifesi ed abbandonati  cittadini di Roccasecca, dando ulteriori licenze al gestore della discarica di Cerreto, MAD,  di gestire anche rifiuti diversi da quelli trattati  dal vicino impianto di riciclaggio SAF di Colfelice.
Responsabili tutte le istituzioni, nessuna esclusa, ma in primis la tentennante Amministrazione di Roccasecca che per errore o volutamente  si è fatto scadere i termini utili per impugnare l' atto regionale che riclassifica la discarica di Cerreto, al TAR Lazio.
La comunità di Cerreto che vive quotidianamente nel malsano  fetore, constata, inerme,  l' intensificarsi delle malattie e delle morti per tumori e linfomi e  non può che rendere responsabili il vicino impianto SAF dove sembra siano fermi, ad oggi, anche camion di materiali radioattivi non trattabili in loco e la discarica della società MAD che si sta ampliando a vista d' occhio con autorizzazioni legali delle istituzioni.
Quindi a nulla sono servite e servono i Comitati e le associazioni a difesa dello ambiente, come a nulla sono servite le fiaccolate di Anna Maria Tedeschi (IDV) se non alla sua elezione alla carica di consigliere regionale.
La difesa dell' ambiente, la difesa di Roccasecca, la difesa della salute dei cittadini di Cerreto, questo il cavallo di battaglia e gli elettori si sono fidati delle promesse che sembravano essere sincere ma a tutt' oggi neppure una semplice interrogazione.
Ma mentre il  Comune ha come scusante il famoso "ristoro economico" che fa tanto  comodo alle rosse casse comunali, il consigliere non ha scusante alcuna;  allora perchè non agisce? perchè tace? e si sa che chi tace acconsente e sicuramente un motivo per il suo silenzio ci deve essere.
Ed i Cittadini di Roccasecca non meritano questa latitanza delle Istituzioni e il non ascolto ai Comitati che sollecitano, continuamente chi di dovere a porre un argine all' ingiustizia perpretata, è un gravissimo atto di inciviltà.
Ma perchè l' Arpa, Legambiente ecc.ecc., ravvisando i danni morali, biologici,  ambientali ed economico non riunisce in un fronte unico i soggetti danneggiati dalla cattiva gestione dei suddetti siti di deposito e lavorazione dei rifiuti : Comuni, Operatori Agricoli e Zootecnici, Cittadini?
E visto che dal 1° gennaio 2010 è in vigore la " CLASS ACTION", che è l' azione legale collettiva, mirata per promuovere un contenzioso nei confronti di qualcuno da parte di più soggetti, ed è una svolta di civiltà ed un motivo di serenità per i soggetti danneggiati sempre più deboli di fronte ai "poteri forti" spregiudicati, truffaldini, insensibili, con dubbia moralità ecc.ecc, perchè non si prende in considerazione tale Via oltre quella del ricorso al Presidente della Repubblica? 

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