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martedì 28 settembre 2010

OSPEDALE DI PONTECORVO

La mia verità in tempi non sospetti- 21.05.2008
  
Le accuse e le ingiurie gratuite ricevute in questi giorni su fb, da sedicenti e squallidi  personaggi di Pontecorvo che si professano sostenitori della legalità e della socialità a difesa del Nosocomio P. Del Prete,   mi hanno  amareggiato e non poco.
Hanno preso di mira il mio profilo su cui viene pubblicizzato il mio blog e quindi i miei pensieri che possono piacere o non piacere, sputando infamie sulla mia persona.
Molto probabilmente non sono  avvezzi alla lettura serena ed alla  critica  oggettiva ed è bastato un pensiero contrario al loro per  "infumirli".
Dov'erano La Dipietrina Locale, il Sig. Farletti e la Sig.ra Zonfrilli a maggio 2008 quonda la sottoscritta dava testimonianza a difesa del Pronto Soccorso dell' Ospedale di Pontecorvo?
Comunque per tutti gli amici ed anche per i "Don Fumini", ripubblico una mia missiva inviata all' allora Governatore della Regione Lazio, Piero Marrazzo, per testimoniare e difendere il il Nosocomio di Pontecorvo

LETTERA APERTA AL GOVERANTORE DEL LAZIO

 Esimio dott. Marrazzo,

Le scrivo, non come Presidente del Movimento Politico.... (omissis), ma come moglie il cui marito, colpito da Ictus  Ischemico, è stato salvato grazie al tempestivo interveto dei medici del Pronto Soccorso di Pontecorvo ovvero il dott.Cupini e la dott.ssa Persichini che professionalmente , umanamente e senza indugio alcuno hanno studiato il caso, diagnosticato la gravissima patologia e messo in atto la cura agendo in  sinergia con  L’Istituto Neurologico Mediterraneo NEUROMED di Pozzilli (IS) dove successivamente è stato trasferito.

 Hanno inoltre concorso a salvare la VITA del padre di mio figlio oltre alla bravura dei dottori, il soccorso immediato del 118, ma soprattutto la VICINANZA a Roccasecca del PRONTO SOCCORSO DELL’OSPEDALE DI PONTECORVO.

 Le posso garantire che fa la differenza ricevere soccorso e cura in 15 minuti come è successo a mio marito , grazie alla vicinanza a Roccasecca di PONTECORVO e la differenza, dott. Marrazzo, si chiama: “VITA”  e specialmente  quando la “VITA”  è appesa ad un filo e bastano pochi minuti di ritardo per porvi la parola FINE; senza voler parlare dell’ indescrivibile angoscia, del dolore, dell’impotenza dei familiari ai quali non resta altro che affidarsi ai medici e pregare Dio.

E sa quante persone si trovano quotidianamente ad affrontare emergenze di tale portata e risolverle positivamente grazie alla struttura VICINA, EFFICACE ED EFFICIENTE come quella di Pontecorvo? Le posso assicurare, per esperienza personale, che sono tante e sono tanti  i cittadini di Pontecorvo, Roccasecca, Pico, Esperia, Aquino ecc. fruitori dei solleciti  Servizi Sanitari del Pronto Soccorso di Pontecorvo. 

Mi appello, quindi, alla Sua sensibilità umana, alla Sua coerenza di giornalista attento ai disagi sociali, e all’Amministratore oculato e discernente ciò che giusto da ciò che è sbagliato, al manager che studia e sceglie le strategie ottimizzanti Costi-Benefici e in questo caso SALUTE E VITA,  perché  riguardi, con un’ ottica diversa, il Progetto di smantellamento del pronto Soccorso di Pontecorvo e forse vedrà che la BUONA SANITA’ ESISTE e PONTECORVO NE E’ UNA TESTIMONIANZA E IL PRONTO SOCCORSO VA’ NON SOLO PROTETTO MA POTENZIATO.

 I Cittadini di Pontecorvo, Roccasecca, Piedimonte, Aquino, Pico, Colle San Magno e tanti, tanti altri La ringrazio di cuore per l’ascolto e l’attenzione che Lei  porgerà, ne sono sicura, alla risoluzione del problema perché sanno che CHI VUOLE PUO’  E LEI PUO’

   In fiduciosa attesa, con rispetto

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