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venerdì 11 febbraio 2011

LA FESTA UNITA' D' ITALIA


LA FESTA UNITA' D' ITALIA
ce la stanno ad "intossicà "-Marcegaglia, Calderoli, Bossi, Gelmini e, "dulcis in fundo"- Luis Durnwalder

Insomma si sta facendo un lavoro certosino di sfascio della nostra bella Italia e la politica democratica, nonostante gli appelli del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, sta andando a farsi benedire.
Scontro Politica-Magistratura che si sta avviando allo scontro sociale come è accaduto oggi quando uno sparuto gruppuscolo di "fan" del premier è andato a protestare davanti al Palazzo di Giustizia milanese , con invettive, non proprio simpatiche contro i Magistrati; di contro un altro gruppuscolo del Popolo Viola e dei passanti inveivano contro loro, in sostegno dei Magistrati.
Insomma tutti contro tutti e a farne le spese il Popolo Italiano che, sempre più disorientato, si allontana  sempre più  dalla gestione della cosa pubblica andando ad aumentare già la folta schiera dei "non votanti.
Ma su una cosa siamo tutti d' accordo che "L' UNITA' D' ITALIA" deve essere festeggiata con tutti gli onori e la gioia che merita un avvenimento importante di una portata storica unica che tanto sangue è costato agli eroi del Risorgimento .....e poi un giorno  ogni 50 anni per ricordare.... con i dovuti onori è ben poco dispendio di denaro.
Cara Marcegaglia un giorno di riposo per l' industria non mi sembra che mandi in fallimento le fabbriche e l' intera industria italiana, visto che proprio quest' anno le feste sono nulle.
Calderoli e Bossi che sin dall' inizio avete osteggiato questo festeggiamento a cadenza cinquantennale, caldeggiato dal Presidente Napolitano, e tanto caro al Popolo Italiano, anche se vi sentite solo Padani, ma incongruemente, sedete nei banchi del Parlamento Italiano, e prendete prebende Italiane, una volta tanto, abbandonate la casacca verde ed indossate quella tricolore che vi starebbe tanto bene, ricordando che per gli Italiani "LA PATRIA" è un valore fondamentale.
Professoressa Gelmini ma si rende conto cosa vuol dire festeggiare l' UNITA' D' ITALIA con le scuole aperte e quindi lavoro per gli studenti e per il personale docente e non? Lei con il suo NO ai festeggiamenti fomenta in questo modo la rivolta culturale contro il Governo, che in questo momento non ha certo bisogno di retorica.
Infine  al Luis Durnwalder, presidente della provincia di bolzano che, si sente austriaco e si rifiuta di festeggiare rispondo con le parole del Presidente Napolitano : "il Presidente della provincia di Bolzano non può parlare a nome di una pretesa «minoranza austriaca» dimenticando di rappresentare anche le popolazioni di lingua italiana e ladina, e soprattutto che la stessa popolazione di lingua tedesca è italiana e tale si sente nella sua larga maggioranza.
L'Italia fu fatta, UNITA,  da Mazzini, Cavour, Garibaldi e da Vittorio Emanuele e non saranno i Leghisti e compagnia bella a sfasciarla.
Insomma tra tante chiacchiere, tante diatribe, anche se intossicata,  il 17 marzo, festa del tricolore per le celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia, sarà festa nazionale e non si andrà nè a scuola nè al lavoro.

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