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lunedì 30 maggio 2011

L' OSPEDALE SOTTO CASA

L' OSPEDALE SOTTO CASA mai più pensabile........almeno per il Lazio, per l' "ALTRA ITALIA", ......non so....... e la Polverini ha solo terminato il lavoro sporco iniziato dalle Sinistre.


Tutti erano a conoscenza del buco della Sanità Laziale, tutti in modo solo soft, con depotenziamenti, hanno provato a sanare....ma mai in modo così repentino e traumatico.
La Renata, sindacalista  dura, ci si è messa di punta ed ha dato una colpo di cesoia alle inefficienze pubbliche per  una risistemazione ed una, si spera,  razionalizzazione.
L' Ospedale Pasquale del Prete  di Pontercorvo ormai è chiuso-stop- amen- e, senza crearci false illusioni di ripristino, bisogna farsene una ragione e cercare di guardare e di tenere sott' occhio, invece, quello che gli addetti ai lavori  chiamano RICONVERSIONE.
Non ricominciamo con le sciocche strumentalizzazioni di Politici alla ricerca di autoaffermazione, come la Dipietrina Locale; con la demagogia dipietrista è ora di finirla.
Comitati, cittadini, cercate di prendere consiglio, per una strategia migliorativa,non dai politici, non in filiera, bensì  dal Sindaco Di Pontecorvo ed altri Sindaci del bacino, nonchè dagli addetti che ne sanno sicuramente di più come ad esempio medici, paramedici, infermieri ecc.ecc. e soprattutto dal MIRABELLA e dai sindacati, insomma concentrare tutte le energie, le nostre forze, per un orientamento verso un obiettivo ottenibile.
Intanto riporto un pensiero di un medico nel merito ad una discussione su fb che parlava di strumentalizzizioni del Del Prete ottime e sperpero di denaro pubblico di soggettti emotivamente coinvolti....ma il medico dice:
Gli strumenti diagnostici dell'Ospedale di Pontecorvo sono in buona parte obsoleti (giuro, non faccio parte della gestione per gli appalti). Ad esempio la TAC: può mettere in evidenza lesioni grossolane come un ematoma cerebrale o un versamento peritoneale o toracico. Ma una malformazione vascolare o un tumore polmonare al di sotto del centimetro, mai. Per il resto saranno quelli che potranno far comodo al Pronto Soccorso. Fare spallucce... beh, chi ha lavorato accanto a me sa che, nonostante abiti a meno d'un km dall'ospedale di Cassino, preferivo quello di Pontecorvo. Non è fare spallucce, è che è ineluttabile, era deciso da tempo e la Polverini non ha fatto altro che prestarsi al lavoro sporco, tanto lei non è politica. Pertanto, inutile intestardirsi ad un recupero impossibile (in pochi anni siamo passati da 11 a 4 ospedali in Provincia e tra un po' a 3), ma piuttosto reclamare una EFFICIENZA di quello che resta per l'emergenza. Quindi, il ripristino della Neonatologia a Cassino (ora una donna che abbia meno di 18 o oltre 35 anni deve partorire a Frosinone e c'è anche altro); le ambulanze attrezzate: infermiere e medico in grado di poter attuare interventi di semplice urgenza. Pare utopìa? A Seattle si cominciò a farlo 35 anni fa, ora è normalità nel mondo occidentale; e poi basta pensare che questo già accade da una quindicina d'anni per una semplice gara podistica... MA SOPRATTUTTO, L'EMODINAMICA INTERVENTISTICA a Cassino e Frosinone, in modo che entro le sei ore dall'insorgenza di un infarto si possa praticare una disostruzione coronarica SALVAVITA. Per me questo è il pensare positivo attualmente.   L'EMODINAMICA E LE AMBULANZE ATTREZZATE SONO VITALI!
Ognuno dia il proprio contributo disinteressato per una SANITA' CIOCIARA MIGLIORATA E MIGLIORABILE.
A Disposizione il mio blog e fb...........

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