Cerca nel blog

giovedì 31 maggio 2012

LA TASSA SULLE DISGRAZIE

LA TASSA SULLE DISGRAZIE quella deliberata ieri dal Consiglio dei Ministri, ovvero l' aumento di 2 centesimi di euro delle accise sui carburanti pro-terremotati Emilia
 e il Ministro Passera auspica che l' aumento venga assorbito tutto dai Petrolieri.....mentre il Ministro Clini ha detto che si doveva fare subito cash....
Il Popolo Italiano è fermamente convinti che i Petrolieri non assorbiranno un bel niente e che è sbagliato aumentare le tasse sulla benzina perchè, sicuramente questo avrà pesanti ricadute  sulle famiglie e sulle imprese e  porterà ad un aggravamento della crisi economica.
La recessione è ad un punto di non ritorno se si continua di questo passo a tassare e tartassare a consegnare l' Italia mani e piedi alla Triade FMI-Banca Mondiale e Germania
Una riflessione è doverosa : Ma era proprio necessario scomodare le eccelse menti della Bocconi  ed i banchieri della Goldman Sachs  per  risolvere qualsisi problematica di alta criticità con le tasse ?
L' Italia è in crisi, i terremoti continuano a martoriare la nostra amata terra, lo spread creato dagli avvoltoi della finanza, amici Goldman Sachs, sale vertiginosamente e si sta avvicinando ai 500 e Mario Monti, il Premier, ed il suo Governo ancora a mettere tasse sulla benzina che già è alle stelle.
Praticamente aumentate le accise di 2 centesimi di euro.
Mentre il Presidente Napolitano non rinuncia alla Parata del 2 Giugno che costa quasi 3milioni di euro, il Papa non rinuncia alla visita a Milano che costa altri 3 milioni di euro, i Parlamentari non rinunciano ai vitalizi ed alle prebende multimilionarie, i Partiti non rinunciano ai rimborsi elettorali di 90 milioni di euro.......
Questa è l' Italietta nostra.....Questi i Governanti del POPOLO ITALIOTA.....

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti non appaiono subito, devono essere tutti approvati da un moderatore.Cioè la sottoscritta. Siate civili e verrete pubblicati, qualunque sia la vostra opinione .Inviando un commento date il vostro consenso alla sua pubblicazione, qui o altrove.